Mi
sorprende che, soprattutto da parte degli addetti ai lavori, si
parli solo di ‘Casa di Riposo’. In realtà il progetto avviato
dallo scorso CdA e proseguito (e infine abbandonato) dall'attuale CdA
è quello di un vero e proprio CENTRO SERVIZI.
Prioritariamente
avrebbe avuto la funzione di dare un alloggio ‘a norma’ agli
attuali ospiti dei padiglioni ‘Berizzi’ e ‘Gasparinetti’
(fabbricato ex uffici amministrativi ULSS) e ‘Pagani’ ove la
patologie vanno ben oltre quelle legate all’invecchiamento delle
persone.
Sembra
a questo punto non molto noto infatti che la struttura progettata non
era destinata genericamente agli anziani, ma sarebbe stata deputata
ad ospitare anziani con gradi progressivi di non autosufficienza.
Oppure
ad assistere soggetti in Stato Vegetativo Permanente, soggetti
affetti da Alzheimer (in soggiorno diurno: i cosiddetti SAPA,
Strutture ad Alta Protezione Alzheimer) o i soggetti che non hanno
più un futuro lontano (neoplastici).
Dovrebbero
erogare, in aggiunta, servizi di riabilitazione ed altre attività
diurne cosiddette ricreative.
Inoltre,
la sede di Oderzo, storicamente deputata ad assistere una tipologia
di anziani già malati di mente (residui psichiatrici, oggi al
Pagani) ha accumulato un'importante esperienza assistenziale nel
settore, esperienza che potrebbe oggi perdersi in mancanza di sede
adeguata.
Certo
oggi giorno gli anziani che stanno bene o con patologie lievi
rimangono più facilmente in famiglia vista la perdurante crisi
economica. Ma chi ha patologie mediamente importanti o gravi o che
non si possono assistere e curare con continuità in casa? La regione
Veneto indica in oltre 7000 i posti letto mancanti per questi casi. E
prevalentemente per questi era previsto il Centro Servizi di Oderzo
Gli
affetti da queste patologie trovano ora prevalentemente ricovero
nelle strutture ospedaliere dove, oltre a occupare posti letto e
personale, generano altri costi per la collettività. Il ricovero in
strutture dedicate, invece, oltre a impegnare in maniera consona il
personale specializzato, comporta dei costi nettamente inferiori.
Fino
ad oggi sono state spese tante energie e risorse da parte dell’Ente.
Sono stati fatti studi, incontri con gli enti preposti, progetti ecc.
per ritrovarci a parlare genericamente di ‘anziani’ e ‘casa di
riposo’. Spero si apra sul tema un dibattito non circoscritto agli
addetti ai lavori o di chi ha bisogno di queste strutture, ma
partecipato da tutti i cittadini.
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