venerdì 18 ottobre 2013

UN CENTRO DI SERVIZI PER PATOLOGIE SERIE - Questo doveva essere la nuova casa di riposo: Eugenio Luzzu replica all'amministrazione

Mi sorprende che, soprattutto da parte degli addetti ai lavori,  si parli solo di ‘Casa di Riposo’. In realtà il progetto avviato dallo scorso CdA e proseguito (e infine abbandonato) dall'attuale CdA è quello di un vero e proprio CENTRO SERVIZI.
Prioritariamente avrebbe avuto la funzione di dare un alloggio ‘a norma’ agli attuali ospiti dei padiglioni ‘Berizzi’ e ‘Gasparinetti’ (fabbricato ex uffici amministrativi ULSS) e ‘Pagani’ ove la patologie vanno ben oltre quelle legate all’invecchiamento delle persone.
Sembra a questo punto non molto noto infatti che la struttura progettata non era destinata genericamente agli anziani, ma sarebbe stata deputata ad ospitare anziani con gradi progressivi di non autosufficienza. 

Oppure ad assistere soggetti in Stato Vegetativo Permanente, soggetti affetti da Alzheimer (in soggiorno diurno: i cosiddetti SAPA, Strutture ad Alta Protezione Alzheimer) o i soggetti che non hanno più un futuro lontano (neoplastici).
Dovrebbero erogare, in aggiunta, servizi di riabilitazione ed altre attività diurne cosiddette ricreative.
Inoltre, la sede di Oderzo, storicamente deputata ad assistere una tipologia di anziani già malati di mente (residui psichiatrici, oggi al Pagani) ha accumulato un'importante esperienza assistenziale nel settore, esperienza che potrebbe oggi perdersi in mancanza di sede adeguata.
Certo oggi giorno gli anziani che stanno bene o con patologie lievi rimangono più facilmente in famiglia vista la perdurante crisi economica. Ma chi ha patologie mediamente importanti o gravi o che non si possono assistere e curare con continuità in casa? La regione Veneto indica in oltre 7000 i posti letto mancanti per questi casi. E prevalentemente per questi era previsto il Centro Servizi di Oderzo
Gli affetti da queste patologie trovano ora prevalentemente ricovero nelle strutture ospedaliere dove, oltre a occupare posti letto e personale, generano altri costi per la collettività. Il ricovero in strutture dedicate, invece, oltre a impegnare in maniera consona il personale specializzato, comporta dei costi nettamente inferiori.
Fino ad oggi sono state spese tante energie e risorse da parte dell’Ente. Sono stati fatti studi, incontri con gli enti preposti, progetti ecc. per ritrovarci a parlare genericamente di ‘anziani’ e ‘casa di riposo’. Spero si apra sul tema un dibattito non circoscritto agli addetti ai lavori o di chi ha bisogno di queste strutture, ma partecipato da tutti i cittadini.

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