mercoledì 4 luglio 2012

AL SERVIZIO DEL CAMBIAMENTO

Il PD di Oderzo è a disposizione dell’alternativa. Se c’è.

Il PD di Oderzo lavora per il cambiamento. E non perché siamo spaventati dai risultati delle recenti amministrative: non siamo tanto miopi da essere più soddisfatti per aver fatto eleggere molti nuovi sindaci a livello nazionale, di quanto invece siamo preoccupati per l’astensionismo e per la sfiducia che monta nei confronti di tutta la “vecchia” politica. Il fatto che, come PD, per ora ci salviamo,
non ci rassicura per niente. Per un paese che ha di fronte difficoltà così grandi e prospettive così impegnative non può bastare il senso di responsabilità che a livello nazionale il PD dimostra. Diverse tra le persone sveglie che ci sono nel PD (vedi per esempio QUI) lo hanno riconosciuto con chiarezza: ci vuole più coraggio.
Noi, a livello locale, certamente non saremo capaci di provocare da soli il cambiamento che serve, ma un certo coraggio stiamo provando a farlo vedere. Al di là delle persone che abbiamo invitato in incontri pubblici a contribuire alla discussione e alla riflessione (secondo noi tutte di qualità e di interesse), siamo stati molto attenti alle questioni amministrative, specialmente grazie allo scrupolo e alla competenza di Eugenio Luzzu, e abbiamo cercato di restituire stimoli e fiducia a chi ci è vicino facendo uno sforzo in più per cercare le persone, per parlare, per ragionare insieme. Naturalmente sappiamo che questo è solo l’inizio: non solo si deve continuare, ma sarebbe necessario fare uno sforzo in più.
Per questo diciamo apertamente che siamo a disposizione del cambiamento. Se a Oderzo è possibile pensare in prospettiva a un’alternativa per il governo del territorio, bisogna costruirla con attenzione e per tempo, mettendo insieme al lavoro persone capaci di risultare credibili e mettendosi bene d’accordo su idee e progetti. Se non ci riusciamo avremo di fronte, dopo il secondo mandato di questa amministrazione, qualcosa di simile a un qualche successore-erede di Piero Dalla Libera, oppure a una qualche Lega, più o meno ricostruita, oppure ancora a un qualcos’altro di difficile da identificare, che esca fuori dalle macerie del PdL. Se c’è qualcuno (e crediamo siano in parecchi) a cui nessuna di queste alternative sembra interessante, ci mettiamo a disposizione. Crediamo di poter servire da base per una proposta che aggreghi le tante persone di buona volontà, dotate di senso civico e di intelligenza della cosa pubblica, che possono e hanno voglia di dare un contributo per cominciare a realizzare qui, a casa nostra, con le possibilità date dal piccolo grande potere dell’amministrazione locale, obiettivi che ci mettano in condizione di affrontare meglio i prossimi anni.
Ma cosa vuol dire che il PD è a disposizione, che può fare da base? Vuol dire che siamo tranquillamente disposti a lavorare per una proposta che metta insieme sensibilità diverse e nella quale il peso e lo spazio da attribuire al nostro partito (adesso veramente il PD è ancora una delle poche realtà per cui si può usare questo nome…) si possano discutere molto liberamente, in funzione della bontà del progetto. Poi l’unico requisito importante è che la proposta sia davvero di qualità, che possa davvero risultare prima convincente e poi concreta nelle realizzazioni. Certamente crediamo che tra di noi ci siano persone credibili e di valore e che sarebbe un errore non dare loro, in questo (eventuale) progetto, un ruolo importante. Ma crediamo che gli ultimi anni ci abbiano insegnato qualcosa: sarebbe miope da parte nostra non prendere in considerazione seriamente l’ipotesi che la possibilità del cambiamento passi attraverso un Pisapia o un De Magistris di casa nostra. Questo è il senso del nostro essere a disposizione.
Poi sappiamo bene anche che c’è chi pensa che dal PD non si può cavare fuori niente di buono, che tra il PD e gli altri “vecchi” partiti non c’è nessuna differenza e che neanche col PD si può collaborare. Possiamo anche essere d’accordo con chi dice che è una fortuna che lo spazio politico lasciato libero dal collasso dei partiti sia occupato dal movimento 5 stelle e non da qualche gruppo neonazista o da altri estremisti. Capiamo anche la logica del ragionamento per cui vale la pena di non allearsi mai con nessuno, visto che così si riesce a procurarsi l’opportunità di governare da soli Parma (e Mira e Comacchio…). Ne capiamo la logica tanto da renderci conto che in base ad essa è giusto, per avere Parma, presentarsi quasi dovunque, anche dove si hanno pochissime possibilità, anche a costo di togliere sostegno a qualche buon consigliere o a qualche buon sindaco a cui si portano via voti importanti: per avere Parma è giusto sacrificare, per esempio, Fontanelle.
Certo, possiamo capire questa strategia, ma non siamo d’accordo. Per noi i 27 voti mancati a Mara Maccari a Fontanelle sono un problema: è un problema il fatto di non poter vedere al lavoro, in un comune del nostro territorio, una donna intelligente e attiva e il suo gruppo di persone motivate e piene di iniziativa. E non siamo d’accordo con l’idea che il PD vada buttato come gli altri partiti: non ci sembra facile trovare altrove gente come Puppato, Serracchiani, Stradiotto, Vassallo e altri… (per fare solo qualche nome, restando perlopiù nel nostro territorio e limitandoci ad alcuni di quelli che conosciamo meglio e seguiamo di più…). E’ gente di cui ci fidiamo, a cui saremmo pronti a dare in mano il governo del paese. Presto, anche subito se occorre. Se invece col tempo altri si dimostreranno in grado di dare al rinnovamento della politica e alla soluzione dei problemi un contributo più importante del nostro, lo riconosceremo onestamente.
Intanto il PD di Oderzo intende continuare a fare la sua parte: per questo si rivolge a chiunque sia interessato a un cambiamento dicendo: “Dateci un’alternativa. Oppure dateci una mano”. La nostra sede, che di recente alcuni di noi hanno rinnovato, e che abbiamo “inaugurato” con una bella festa, è aperta e può essere usata senza condizionamenti e senza particolari impegni. Basta chiedere. E’ la “nostra” sede, frutto di lavoro volontario: chi l’ha messa insieme ne è ancora giustamente orgoglioso. Anche di questi tempi.
Il direttivo del circolo PD di ODERZO

Nessun commento:

Posta un commento