Anche
a Oderzo un buon successo per le primarie. 742 persone che vanno a
votare il loro candidato per la guida del governo dell'Italia sono un
buon segnale in tempi di disaffezione per la politica. La qualità
dei protagonisti, tutti e cinque, e il fatto che la sfida questa
volta si presentasse come una competizione autentica, aperta, ha
probabilmente fatto il più. Una parte, permettiamoci di pensarlo,
l'ha fatta anche la credibilità che il PD ha saputo conservare anche
in mezzo alle tempeste e alle frane del panorama politico,
continuando a proporsi come una possibilità seria anche di fronte
agli enormi problemi che ancora il paese si trova di fronte in questo
momento e rispetto ai quali non smettiamo di pensare che il paese sia
pieno di persone capaci, intelligenti, piene di volontà e dotate
anche di quel senso civico che tanto spesso sembra farci difetto ma
che invece ritroviamo in tanti comportamenti quotidiani e ci
permette, nonostante tutto, di andare ancora avanti e di avere la
speranza di risollevarci.
Dunque
i risultati: tra i due candidati che si sfideranno domenica nel
ballottaggio a Oderzo ha prevalso di misura Renzi, con 296 voti sui
289 di Bersani. Poi di seguito Puppato con 80 voti, buon risultato
rispetto alla percentuale a livello nazionale, e Vendola con 73 voti,
mentre Tabacci ha ottenuto solo 3 voti (una sola scheda nulla).
L'appuntamento per il ballottaggio dunque è per domenica prossima, ancora nell'atrio di
Palazzo Moro in via Garibaldi dalle 8 di mattina alle 20 di sera. Per
il ballottaggio le operazioni saranno molto più semplici, visto che
non sarà necessario procedere alla registrazione. Appena possibile
daremo indicazioni su come è possibile registrarsi per chi non ha
votato al primo turno ma intende farlo al secondo.
Per
concludere due considerazioni:
1
– La sfiducia nella politica non si è esaurita affatto grazie a
questo momento pur importante e riuscito: la strada per recuperare la
fiducia dei cittadini da parte della classe dirigente è ancora lunga
e laboriosa e le prossime elezioni politiche restano tra le più
incerte di sempre, sia per i risultati che, soprattutto, per gli
sviluppi successivi. Abbiamo toccato direttamente con mano il
fenomeno anche dal nostro piccolo osservatorio opitergino vedendo
che, se la partecipazione si è mantenuta più o meno sui livelli
delle primarie degli anni scorsi, la composizione dell'elettorato del
centrosinistra sembra essersi leggermente modificata: una piccola
parte di tradizionali elettori del centrosinistra ha deciso di non
esserci, ma è stata bilanciata da un afflusso limitato di nuove
presenze, forse attribuibile all'“effetto Renzi”.
Si
tratta di un fenomeno interessante e certamente in qualche misura
positivo se avvicina al centrosinistra cittadini che finora ci
avevano guardato con diffidenza. Il pericolo? Che si tratti di un
tentativo (quantitativamente non molto rilevante per la verità) di
condizionare dall'esterno le scelte del centrosinistra da parte di
chi poi non intende davvero sostenerlo politicamente. Onestamente
diciamo che in effetti a qualcuno che conosciamo, abbiamo ricordato,
come battuta, un po' ironicamente, che si stava impegnando a
sostenere il centrosinistra facendolo poi naturalmente votare
comunque in tutta tranquillità nella speranza e a volte nella
convinzione che diverse persone si siano realmente avvicinate a noi
in questa occasione. Insomma diciamo che abbiamo fiducia nel fatto
che per tutti mettere la propria firma su una dichiarazione che
esprime un'adesione ideale sia una cosa seria e impegnativa, che non
si fa con leggerezza. Crediamo che quelli disposti a essere così
ipocriti da sottoscrivere una dichiarazione a cui poi non intendono
tener fede siano talmente pochi da essere alla fine davvero
ininfluenti. Crediamo che le primarie abbiano espresso e esprimeranno
al ballottaggio l'autentica volontà degli elettori del
centrosinistra più attivi e motivati e crediamo nella sostanziale
bontà di questo momento di partecipazione.
2
– Le procedure di registrazione e voto potevano sembrare un po'
macchinose, ma hanno sostanzialmente raggiunto il loro scopo:
garantire la regolarità della consultazione. Un po' di rigore in più
ci ha consentito di evitare sostanzialmente il rischio di
irregolarità: nessun problema sostanziale, limitato il numero degli
elettori fuori sede, flusso di presenze costante (circa un elettore
al minuto nelle 12 ore di apertura del seggio) senza neanche le code
che altrove si sono verificate. Un grazie anche, per l'ottimo e
scrupoloso lavoro, ai volontari che si sono alternati all'ufficio
elettorale e al seggio sacrificando naturalmente in buona parte o del
tutto la loro domenica.
Pochissimi
gli stranieri, tutti con regolare documento di identità, su uno dei
quali vogliamo però soffermarci un momento per sottolineare la sua
esperienza. Infatti a Oderzo ha votato per la prima volta nella sua
vita una donna marocchina di poco più di trent'anni. E' venuta col
marito, con il quale lavora in cucina in un locale dei dintorni, e si
è presentata molto sorridente, tradendo un po' di emozione per la
sua prima occasione di partecipazione democratica. Ha compiuto tutte
le operazioni regolarmente e rapidamente, anche se con quel minimo di
impaccio che appunto la circostanza giustificava, e se n'è andata
col marito, sempre sorridendo, dopo averci salutato molto
cordialmente. Al di là di tante cose che si possono dire, di tanti
significati simbolici che si potrebbero dare a una situazione di
questo genere, ci limitiamo a osservare che siamo molto contenti di
essere stati proprio noi a offrire questa possibilità a questa
giovane donna.
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