lunedì 26 novembre 2012

PRIMARIE A ODERZO: RISULTATI DEL PRIMO TURNO E ALTRE CONSIDERAZIONI

Anche a Oderzo un buon successo per le primarie. 742 persone che vanno a votare il loro candidato per la guida del governo dell'Italia sono un buon segnale in tempi di disaffezione per la politica. La qualità dei protagonisti, tutti e cinque, e il fatto che la sfida questa volta si presentasse come una competizione autentica, aperta, ha probabilmente fatto il più. Una parte, permettiamoci di pensarlo, l'ha fatta anche la credibilità che il PD ha saputo conservare anche in mezzo alle tempeste e alle frane del panorama politico,
continuando a proporsi come una possibilità seria anche di fronte agli enormi problemi che ancora il paese si trova di fronte in questo momento e rispetto ai quali non smettiamo di pensare che il paese sia pieno di persone capaci, intelligenti, piene di volontà e dotate anche di quel senso civico che tanto spesso sembra farci difetto ma che invece ritroviamo in tanti comportamenti quotidiani e ci permette, nonostante tutto, di andare ancora avanti e di avere la speranza di risollevarci.
Dunque i risultati: tra i due candidati che si sfideranno domenica nel ballottaggio a Oderzo ha prevalso di misura Renzi, con 296 voti sui 289 di Bersani. Poi di seguito Puppato con 80 voti, buon risultato rispetto alla percentuale a livello nazionale, e Vendola con 73 voti, mentre Tabacci ha ottenuto solo 3 voti (una sola scheda nulla). L'appuntamento per il ballottaggio dunque è per domenica prossima, ancora nell'atrio di Palazzo Moro in via Garibaldi dalle 8 di mattina alle 20 di sera. Per il ballottaggio le operazioni saranno molto più semplici, visto che non sarà necessario procedere alla registrazione. Appena possibile daremo indicazioni su come è possibile registrarsi per chi non ha votato al primo turno ma intende farlo al secondo.
Per concludere due considerazioni:
1 – La sfiducia nella politica non si è esaurita affatto grazie a questo momento pur importante e riuscito: la strada per recuperare la fiducia dei cittadini da parte della classe dirigente è ancora lunga e laboriosa e le prossime elezioni politiche restano tra le più incerte di sempre, sia per i risultati che, soprattutto, per gli sviluppi successivi. Abbiamo toccato direttamente con mano il fenomeno anche dal nostro piccolo osservatorio opitergino vedendo che, se la partecipazione si è mantenuta più o meno sui livelli delle primarie degli anni scorsi, la composizione dell'elettorato del centrosinistra sembra essersi leggermente modificata: una piccola parte di tradizionali elettori del centrosinistra ha deciso di non esserci, ma è stata bilanciata da un afflusso limitato di nuove presenze, forse attribuibile all'“effetto Renzi”.
Si tratta di un fenomeno interessante e certamente in qualche misura positivo se avvicina al centrosinistra cittadini che finora ci avevano guardato con diffidenza. Il pericolo? Che si tratti di un tentativo (quantitativamente non molto rilevante per la verità) di condizionare dall'esterno le scelte del centrosinistra da parte di chi poi non intende davvero sostenerlo politicamente. Onestamente diciamo che in effetti a qualcuno che conosciamo, abbiamo ricordato, come battuta, un po' ironicamente, che si stava impegnando a sostenere il centrosinistra facendolo poi naturalmente votare comunque in tutta tranquillità nella speranza e a volte nella convinzione che diverse persone si siano realmente avvicinate a noi in questa occasione. Insomma diciamo che abbiamo fiducia nel fatto che per tutti mettere la propria firma su una dichiarazione che esprime un'adesione ideale sia una cosa seria e impegnativa, che non si fa con leggerezza. Crediamo che quelli disposti a essere così ipocriti da sottoscrivere una dichiarazione a cui poi non intendono tener fede siano talmente pochi da essere alla fine davvero ininfluenti. Crediamo che le primarie abbiano espresso e esprimeranno al ballottaggio l'autentica volontà degli elettori del centrosinistra più attivi e motivati e crediamo nella sostanziale bontà di questo momento di partecipazione.
2 – Le procedure di registrazione e voto potevano sembrare un po' macchinose, ma hanno sostanzialmente raggiunto il loro scopo: garantire la regolarità della consultazione. Un po' di rigore in più ci ha consentito di evitare sostanzialmente il rischio di irregolarità: nessun problema sostanziale, limitato il numero degli elettori fuori sede, flusso di presenze costante (circa un elettore al minuto nelle 12 ore di apertura del seggio) senza neanche le code che altrove si sono verificate. Un grazie anche, per l'ottimo e scrupoloso lavoro, ai volontari che si sono alternati all'ufficio elettorale e al seggio sacrificando naturalmente in buona parte o del tutto la loro domenica.
Pochissimi gli stranieri, tutti con regolare documento di identità, su uno dei quali vogliamo però soffermarci un momento per sottolineare la sua esperienza. Infatti a Oderzo ha votato per la prima volta nella sua vita una donna marocchina di poco più di trent'anni. E' venuta col marito, con il quale lavora in cucina in un locale dei dintorni, e si è presentata molto sorridente, tradendo un po' di emozione per la sua prima occasione di partecipazione democratica. Ha compiuto tutte le operazioni regolarmente e rapidamente, anche se con quel minimo di impaccio che appunto la circostanza giustificava, e se n'è andata col marito, sempre sorridendo, dopo averci salutato molto cordialmente. Al di là di tante cose che si possono dire, di tanti significati simbolici che si potrebbero dare a una situazione di questo genere, ci limitiamo a osservare che siamo molto contenti di essere stati proprio noi a offrire questa possibilità a questa giovane donna.

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