giovedì 18 luglio 2013

NIENTE “CASA DI RIPOSO”? FORSE IL COMUNE DI ODERZO HA SPRECATO UNA BUONA OCCASIONE. LE OPPOSIZIONI CHIEDONO RISPOSTE

Una nuova “Casa di Riposo”? Pare di no: non se ne fa niente. Per risolvere il problema il Comune di Oderzo aveva a disposizione risorse regionali a fondo perduto per un milione e mezzo di euro e altri finanziamenti agevolati per diversi milioni di euro, a patto di progettare ed eseguire l'opera (e impiegare i fondi) entro il 31 luglio di quest'anno.
Ma non solo i lavori non sono vicini alla conclusione: l'opera attualmente è solo in fase di progettazione definitiva, con gravissimo ritardo rispetto al programma: un ritardo tale da comprometterne la realizzazione, perchè il mancato rispetto dei termini comporterebbe la perdita delle risorse.
Così i fondi che fino ad oggi erano a disposizione potrebbero restare inutilizzati e il Comune di Oderzo potrebbe avere ormai sprecato una buona occasione per offrire una prospettiva certa ai cittadini rispetto al problema dei servizi alla terza età. Inoltre sembra sfumato anche l'accordo tra ASL e Comune per l'acquisizione dell'edificio che ospitava un tempo gli uffici amministrativi della Casa di Riposo, accordo che avrebbe portato nelle casse comunali altre risorse consistenti.
Incapacità di programmare? Scelta politica (certamente discutibile)? Tutte le opposizioni chiedono all'Amministrazione di rendere conto delle proprie azioni (o piuttosto, in questo caso, della propria inerzia), attraverso una relazione del Presidente del consiglio di amministrazione della RAO (Residenza per Anziani di Oderzo) al prossimo Consiglio Comunale (QUI il testo dell'interrogazione, firmata da tutti i consiglieri di minoranza).
Proprio mentre il Comune di Ormelle realizza una nuova Residenza per Anziani (grazie a finanziamenti regionali e a investimenti di privati) e quello di S.Polo amplia la sede della propria “Casa di Riposo”, il Comune di Oderzo sembra offrire (ancora) un esempio di scarsa lungimiranza rinunciando, per motivi difficilmente comprensibili, a mettere in cantiere un'opera di grande importanza nella prospettiva dei prossimi anni, che verosimilmente vedranno realizzarsi la diffusa tendenza all'innalzamento dell'età media della popolazione e della percentuale di anziani all'interno di essa.
Aspettiamo di capire per quali ragioni il Comune di Oderzo ha deciso di non prendere (o non è riuscito a prendere) questo treno.

Eugenio Luzzu
Capogruppo PD in Consiglio Comunale

L'articolo del "Gazzettino" ieri, 18 luglio
 
LE OPPOSIZIONI UNITE
«Ritardi inaccettabili per la Casa di riposo: vogliamo risposte»

ODERZO - Nuova casa di riposo: compatte le minoranze chiedono al sindaco Pietro Dalla Libera di invitare il dottor Sandro Valerio, presidente della Rao, a riferire al consiglio comunale circa lo stato delle cose. Lo fanno con una interrogazione protocollata ieri. Il documento è firmato da Eugenio Luzzu (Partito democratico), Laura Damo (civica Oderzo & Frazioni), Policarpo Pezzutto, Michela Durante e Michele Sarri (Lega Nord) e da Marcello Ferri (Partito delle libertà). «Il cronoprogramma dei lavori per la costruzione della nuova residenza per anziani - scrivono i consiglieri - redatto nel febbraio 2010 e confermato nel luglio dello stesso anno prevedeva che il 31 luglio 2013 fossero finiti i lavori. Pertanto chiedono che il presidente dell'ente Rao relazioni in consiglio comunale sulle motivazioni dell'evidente ritardo della realizzazione dell'opera.
Ciò per palese e dovuta informazione di tutti i consiglieri e, tramite essi, della cittadinanza». Alcune settimane fa, in Consiglio, Giorgio Roberti, direttore generale dell'Usl 9, rispondendo a una domanda posta dal consigliere Pezzutto, aveva spiegato di aver chiesto in Regione, fra le altre cose, anche lumi in merito alla nuova struttura per gli anziani, non ricevendo però risposta. La stessa Usl 9 è direttamente interessata all'intervento. Da tempo infatti vorrebbe acquisire l'edificio dove si trova la sede amministrativa della Rao per potervi trasferire i servizi del distretto sanitario n. 4. Sono almeno dieci anni che si parla della nuova casa di riposo.
In un primo momento era stato deciso l'ampliamento della struttura attuale, poi con l'avvento del nuovo cda si era optato per un complesso del tutto nuovo. Ma tutto si è arenato. Nel contempo ad Ormelle è stata realizzata la struttura privata per anziani «Casa Luigi e Augusta» e la Fondazione San Paolo ha ottenuto di poter ampliare Villa Vittoria, la casa di riposo sanpolese, portandola a poter ospitare 60 anziani non autosufficienti.
Annalisa Fregonese

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