Il
PD di Oderzo e OderzoSonoIo invitano l'amministrazione a predisporre
una relazione ufficiale
di
Giuseppe Zago e Alessandro Battel
Giovedì
scorso 2 marzo sera, in apertura di consiglio comunale, la sindaca di
Oderzo ha relazionato sull'incendio al Parco Stella dello scorso
sabato 25 febbraio. Un evento traumatico che ha scosso tutti, una
ferita che ci fa male e che tutti vogliamo che venga sanata al più
presto e nel modo migliore possibile.
Alla
comunicazione iniziale non è seguita, comprensibilmente,
discussione: il tema non era all'ordine del giorno. Ma qualche
osservazione avremmo voluto farla: la postiamo qui.
La
relazione della sindaca è stata tranquillizzante, cosa che
naturalmente ci ha fatto e ci fa piacere. E' stata anche
sostanzialmente convincente, almeno per quella sede e quel momento. Ma
dal 25 in poi ci sono arrivati e ci continuano ad arrivare segnali di
preoccupazione e richieste di informazione (anche oggi rimbalzano sui
social battibecchi e piccole polemiche...), forse a volte dettati da
un eccesso di ansia ma in realtà legittimi: pensiamo che per
chiarire la situazione ci voglia uno sforzo in più sul piano della
comunicazione.
Naturalmente
siamo d'accordo sul fatto che in questi momenti sarebbe grave creare
allarme dove non ce ne sia motivo (come qualche irresponsabile ha
fatto nelle ore immediatamente successive all'incendio parlando, per
fortuna senza fondamento, di morti e feriti), e siamo consapevoli che
nel dare ai cittadini comunicazione su questo tema sia necessario
pesare le parole con cautela. Ma crediamo comunque che per un certo
periodo sarebbe bene dare regolarmente ai cittadini alcune
informazioni ufficiali, chiare, complete quanto basta, riportando i
dati con precisione, chiarendone il significato e appoggiandosi alla
competenza dei tecnici.
Per
questo chiediamo alla sindaca Scardellato di predisporre rapidamente
una relazione ufficiale (da aggiornare periodicamente se sarà
necessario), che contenga gli elementi e le ragioni che le permettono
di dire ai cittadini di non avere preoccupazioni. In sostanza, ci
mettiamo nei panni del cittadino comune, magari abitante non molto
lontano dal Parco Stella, che sta pensando: “Ok, mi dite di stare
tranquillo che non c'è pericolo? Bene, sono contento. Ma mi spiegate
anche un po' perché posso stare tranquillo? I rapporti
ARPAV pubblicati sul sito del comune vanno bene per i tecnici, ma
io ci capisco ben poco. Mi fornite qualche dato comprensibile sulle
sostanze e sulle quantità non solo nell'aria ma nell'acqua e nel
suolo?”
Nessun
allarme, nessuna volontà di alimentare la preoccupazione: vogliamo
tutti essere certi del fatto che non c'è pericolo, ma in tempi di
fake news vorremmo qualche dato autorevole per convincerci che
non stiamo prendendo per buone delle rassicurazioni istituzionali di
cui sentiamo molto il bisogno ma di cui vorremmo anche capire un po'
meglio il fondamento. Tra parentesi, ci sembra proprio il tipo di
servizio, utile alla comunità e rientrante nello specifico di un
professionista della comunicazione, per cui è stato assunto dal
comune un addetto stampa: è una prima buona occasione per cominciare
a farci vedere che le nostre perplessità su quella scelta erano
infondate.
Per
concludere, due cose non meno importanti. Primo: gli operatori
economici costretti per ora a chiudere. Siamo contenti del fatto che
la sindaca abbia promesso che l'amministrazione farà tutto il
possibile per facilitare la ripresa delle attività. Gli spazi non
mancherebbero, edifici vuoti adattabili a una funzione commerciale in
giro che ne sono parecchi, le tecniche di
costruzione / ristrutturazione permetterebbero tempi rapidi: speriamo
che gli accertamenti facciano il loro corso rapidamente e senza
sorprese, che la tristezza delle rovine dell'incendio sparisca al più
presto e che le cose tornino allo stato precedente o comunque
ritrovino un equilibrio positivo.
Secondo
(non certo per importanza): i lavoratori. Di questi tempi è chiaro
che oltre ai danni materiali la perdita del lavoro per qualche decina
di impiegati sarebbe un problema serio, che non vogliamo diventi un
dramma. Sappiamo che le organizzazioni sindacali sono molto presenti
sul problema, come è giusto. Seguiremo con attenzione gli sviluppi
della situazione: sarà il nostro modo di essere solidali con chi in
questo momento rischia di subire i danni più gravi come conseguenza
di una situazione di cui non ha nessuna colpa.
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