lunedì 6 marzo 2017

INCENDIO AL PARCO STELLA: COMUNICARE CORRETTAMENTE PER RASSICURARE I CITTADINI

Il PD di Oderzo e OderzoSonoIo invitano l'amministrazione a predisporre una relazione ufficiale


di Giuseppe Zago e Alessandro Battel

Giovedì scorso 2 marzo sera, in apertura di consiglio comunale, la sindaca di Oderzo ha relazionato sull'incendio al Parco Stella dello scorso sabato 25 febbraio. Un evento traumatico che ha scosso tutti, una ferita che ci fa male e che tutti vogliamo che venga sanata al più presto e nel modo migliore possibile.
Alla comunicazione iniziale non è seguita, comprensibilmente, discussione: il tema non era all'ordine del giorno. Ma qualche osservazione avremmo voluto farla: la postiamo qui.
La relazione della sindaca è stata tranquillizzante, cosa che naturalmente ci ha fatto e ci fa piacere. E' stata anche sostanzialmente convincente, almeno per quella sede e quel momento. Ma dal 25 in poi ci sono arrivati e ci continuano ad arrivare segnali di preoccupazione e richieste di informazione (anche oggi rimbalzano sui social battibecchi e piccole polemiche...), forse a volte dettati da un eccesso di ansia ma in realtà legittimi: pensiamo che per chiarire la situazione ci voglia uno sforzo in più sul piano della comunicazione.

Naturalmente siamo d'accordo sul fatto che in questi momenti sarebbe grave creare allarme dove non ce ne sia motivo (come qualche irresponsabile ha fatto nelle ore immediatamente successive all'incendio parlando, per fortuna senza fondamento, di morti e feriti), e siamo consapevoli che nel dare ai cittadini comunicazione su questo tema sia necessario pesare le parole con cautela. Ma crediamo comunque che per un certo periodo sarebbe bene dare regolarmente ai cittadini alcune informazioni ufficiali, chiare, complete quanto basta, riportando i dati con precisione, chiarendone il significato e appoggiandosi alla competenza dei tecnici.
Per questo chiediamo alla sindaca Scardellato di predisporre rapidamente una relazione ufficiale (da aggiornare periodicamente se sarà necessario), che contenga gli elementi e le ragioni che le permettono di dire ai cittadini di non avere preoccupazioni. In sostanza, ci mettiamo nei panni del cittadino comune, magari abitante non molto lontano dal Parco Stella, che sta pensando: “Ok, mi dite di stare tranquillo che non c'è pericolo? Bene, sono contento. Ma mi spiegate anche un po' perché posso stare tranquillo? I rapporti ARPAV pubblicati sul sito del comune vanno bene per i tecnici, ma io ci capisco ben poco. Mi fornite qualche dato comprensibile sulle sostanze e sulle quantità non solo nell'aria ma nell'acqua e nel suolo?”
Nessun allarme, nessuna volontà di alimentare la preoccupazione: vogliamo tutti essere certi del fatto che non c'è pericolo, ma in tempi di fake news vorremmo qualche dato autorevole per convincerci che non stiamo prendendo per buone delle rassicurazioni istituzionali di cui sentiamo molto il bisogno ma di cui vorremmo anche capire un po' meglio il fondamento. Tra parentesi, ci sembra proprio il tipo di servizio, utile alla comunità e rientrante nello specifico di un professionista della comunicazione, per cui è stato assunto dal comune un addetto stampa: è una prima buona occasione per cominciare a farci vedere che le nostre perplessità su quella scelta erano infondate.

Per concludere, due cose non meno importanti. Primo: gli operatori economici costretti per ora a chiudere. Siamo contenti del fatto che la sindaca abbia promesso che l'amministrazione farà tutto il possibile per facilitare la ripresa delle attività. Gli spazi non mancherebbero, edifici vuoti adattabili a una funzione commerciale in giro che ne sono parecchi, le tecniche di costruzione / ristrutturazione permetterebbero tempi rapidi: speriamo che gli accertamenti facciano il loro corso rapidamente e senza sorprese, che la tristezza delle rovine dell'incendio sparisca al più presto e che le cose tornino allo stato precedente o comunque ritrovino un equilibrio positivo.

Secondo (non certo per importanza): i lavoratori. Di questi tempi è chiaro che oltre ai danni materiali la perdita del lavoro per qualche decina di impiegati sarebbe un problema serio, che non vogliamo diventi un dramma. Sappiamo che le organizzazioni sindacali sono molto presenti sul problema, come è giusto. Seguiremo con attenzione gli sviluppi della situazione: sarà il nostro modo di essere solidali con chi in questo momento rischia di subire i danni più gravi come conseguenza di una situazione di cui non ha nessuna colpa.

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