martedì 25 luglio 2017

PORTA A PORTA “SPINTO”: SE NON ORA, QUANDO?

Un'immagine di una delle piazzole della raccolta differenziata
 nel Comune di Oderzo - Foto scattata lo scorso 12 luglio
Di recente abbiamo sentito circolare, nelle nostre chiacchierate con i cittadini di Oderzo, una battuta – riferita all'attuale amministrazione – che ci trova piuttosto d'accordo: “Questi non amministrano: questi dirigono”. Effettivamente ci pare di poter dire che la strategia di comunicazione dell'attuale amministrazione tende a presentare ai cittadini le scelte – più o meno condivisibili – solo una volta compiute, senza sollecitarne la partecipazione e senza aprirsi sostanzialmente al confronto.
Comprendiamo bene il senso della cosa: sul piano del consenso può essere vantaggioso comunicare alla cittadinanza solo i risultati e cercare di farli apparire sempre come il più possibile positivi, minimizzando gli aspetti discutibili. Ma questi ci sono sempre e dovrebbero portare più spesso l'amministrazione a dare informazioni ai cittadini per coinvolgerli e permettere loro di farsi un'opinione precisa di quello che li aspetta e di come potrebbe cambiare qualche aspetto della loro vita quotidiana.
E' il caso della raccolta differenziata dei rifiuti:
sappiamo bene che l'amministrazione non solo ha presentato come proprio obiettivo programmatico il passaggio alla modalità di raccolta definita “porta a porta spinto”, ma ha più volte dichiarato di star procedendo concretamente in questa direzione. E' un obiettivo che da sempre il nostro gruppo politico condivide e che ha sostenuto con forza negli anni in molte occasioni.
Riteniamo tuttavia che i cittadini debbano essere informati puntualmente del procedere delle attività e che sia giusto che si formino un'opinione, che dicano il loro parere, che si organizzino per tempo sulla base di comunicazioni precise da parte dell'amministrazione comunale. Infatti il passaggio a nuove modalità di organizzazione della raccolta differenziata richiederà comunque inevitabilmente una preparazione da parte dei cittadini: l'acquisizione di informazioni, l'assimilazione graduale di comportamenti e abitudini, l'attraversamento di un periodo di adattamento. Sono scelte che è bene fare per tempo, all'inizio del proprio mandato amministrativo, proprio per dare ai cittadini il modo di capire la nuova situazione e adeguarsi, assorbendo gradualmente l'investimento di attenzione e la quota di disagio che inevitabilmente comporta il passaggio a un nuovo sistema, come è successo nel comune di Treviso, dove la scelta coraggiosa dell'amministrazione di passare ad un sistema più efficiente, anche in un centro storico importante e non facile da gestire, sta dando ottimi risultati sia sul piano della buona organizzazione e della qualità della raccolta, sia sul piano dell'adattamento progressivo dei cittadini, le cui parziali perplessità iniziali vanno via via riducendosi, come è naturale e come avverrà anche da noi.
Per questo abbiamo chiesto all'amministrazione di dare una comunicazione ufficiale sia sui tempi e sui passaggi attraverso i quali sarà introdotta la nuova organizzazione della raccolta differenziata, sia sulle previsioni relative alle variazioni delle tariffe, per le famiglie come per gli operatori economici.

A noi, nella logica della competizione politica, potrebbe forse anche convenire che il nuovo sistema fosse introdotto tardivamente e che magari l'amministrazione pagasse qualche prezzo in termini di consenso per gli inevitabili disagi prodotti inizialmente. Ma quello che vogliamo di più è dare il nostro contributo al buon funzionamento delle cose. Un piccolo ipotetico vantaggio ci interessa poco rispetto alla necessità di consentire ai cittadini di Oderzo una situazione migliore, una maggiore qualità del riciclaggio e in particolare la scomparsa di situazioni critiche come quelle illustrate dall'immagine che accompagna questo articolo, scattata solo qualche giorno fa. Quello che ci interessa veramente è che ai cittadini non si presentino più simili spettacoli di sporcizia e degrado, specialmente in corrispondenza delle piazzole di raccolta dei rifiuti differenziati: sia per il mancato rispetto delle norme da parte di alcuni cittadini, sia per la difficoltà di prevenire il conferimento irregolare dei rifiuti da parte di persone che non risiedono nel territorio comunale, sia per la scarsa efficienza in sé del sistema fin qui adottato. 
Se si può (e si può) far meglio, facciamolo presto.


 

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