Il
PD ha un circolo online a cui si può aderire continuando a far parte del
proprio circolo territoriale. Un modo nuovo di permettere il confronto nella
base. Questo circolo ha elaborato un documento per il rinnovamento del partito,
un contributo per un vero ritorno alla politica, e cerca il sostegno degli
iscritti. Credo che questa sia la direzione giusta e ho aderito. Aderisci anche
tu sul sito www.impegniamoci.it (il documento è qui sotto ma lo puoi scaricare in formato .pdf a questo link). Sandro Battel
Documento per l'Assemblea dei circoli del PD - 23 giugno 2012
L'Europa e l'Italia ancor oggi, e forse ancor più di ieri,
rischiano di andare verso un disastro sociale ed economico in una misura di cui
nessuno ha memoria, una crisi fortemente aggravata, nel nostro paese, dalle
bugie e dalle sottovalutazioni operate per anni dal Governo Berlusconi al
fine di mantenere privilegi ed interessi a scapito del popolo italiano ed in
particolare delle nuove generazioni.
Il governo Monti, nato per arginare tale crisi attraverso una
comprovata credibilità internazionale ed un ampio sostegno parlamentare(anche
se da alcune forze politiche scarsamente condiviso), ha anche rappresentato una
occasione offerta alla politica per riflettere su ritardi ed inadeguatezze.
Una crisi, quella della politica, purtroppo perdurante e dalle
tante origini cui va, in gran parte, imputato il venir meno della fiducia da
parte dei cittadini nella possibilità di avere risposte coerenti ed efficaci ai
drammi che tante famiglie italiane stanno vivendo ed alla diffusa
preoccupazione per il proprio futuro.
Una crisi di credibilità aggravata dai tanti episodi di corruzione
ed in generale dalla percezione dell’esistenza di privilegi tanto più
insopportabili in questo difficile momento. Un discredito che assume, sempre
più, le forme pericolose di un populismo e di una demagogia dilaganti che
finiscono per coinvolgere la nostra democrazia e le istituzioni repubblicane
stesse.
Per questo è necessario che il nostro partito, ancor oggi e sempre
più, sappia esprimere un alto senso di responsabilità. Il PD deve uscire fuori da logiche di protagonismo e
personalismo che ne hanno minato, anche nel recente passato, l'azione per dare
priorità all'elaborazione di programmi e proposte che pongano a simboli della
costruzione del futuro del nostro paese quello dei diritti umani (diritti
civili, sociali, e culturali) e della sostenibilità ambientale.
Con la consapevolezza che al centro di tutto ciò vi sia una sfida
epocale: ripensare ad una crescita economica basata su un nuovo sistema di
valori che vedano appunto al loro centro promozione dell’uomo e dell’ambiente.
Il PD deve essere, nel nostro paese, motore per la compiuta
realizzazione dell'Europa politica. Una
Europa dei popoli condizione indispensabile per un governo europeo dei mercati
finanziari tale da contrastare efficacemente la dinamica speculativa che ha
aggredito e continua ad aggredire l'economia di tanti paesi impoverendone le
popolazioni.
Una sfida che dovrà trovarsi al centro della nostra proposta,
affrontare la verifica della condivisione delle altre forze politiche e, una
volta definite le alleanze, individuare la leadership che potrà meglio rappresentarla.
Un percorso che preveda allo stesso tempo sia un rinnovamento
della nostra classe dirigente (ed in questo i cittadini ci chiedono più
coraggio) che un rafforzamento delle competenze e della capacità progettuale
della stessa.
La proposta di primarie presentata dal segretario Bersani è un
atto di coraggio politico, un atto che sarà in grado di parlare alla società
italiana se queste saranno occasione di grande partecipazione e confronto fra
idee e proposte anche legittimamente diverse fra loro. Se, al contrario, con le
primarie si innescasse una logica di pura competizione o un incomprensibile
confronto di natura generazionale, difficile sarebbe spiegare al paese questa
nostra scelta in una fase economica e sociale così drammatica e noi ne
porteremmo tutta intera la responsabilità.
Il PD ha, per questo, la necessità di presentarsi con punti fermi
al giudizio dei cittadini. Scelte che non lascino
margini di incertezza o zone d'ombra sulla sua ferma volontà di procedere verso
il rinnovamento etico della politica iniziato nel giorno della sua fondazione
e che, non ce lo nascondiamo, non poche difficoltà ha incontrato.
Per
questo come Segretari di circolo ed iscritti del Partito Democratico firmatari del
presente documento, chiediamo al nostro partito:
·
L’impegno per un nuovo
sistema elettorale che permetta ai cittadini di scegliere i parlamentari del
proprio territorio e di sapere, prima delle elezioni, quale sarà la coalizione
di governo;
·
Impegnarsi per
un’ulteriore e decisa riduzione dei costi diretti ed indiretti della politica, dai rimborsi elettorali ai compensi dei parlamentari e
consiglieri regionali, dall’applicazione del sistema contributivo per tutti
alla riduzione dei costi degli Enti di secondo grado;
·
Restituire la sovranità
della scelta dei propri rappresentanti agli elettori del PD, con primarie
aperte per la selezione dei candidati al Parlamento sia in caso di liste bloccate (come con il “porcellum”), sia con
il sistema dei collegi uninominali. Chiediamo perciò l’impegno del Segretario a
fissare le regole per la consultazione degli elettori del PD finalizzata a scegliere
i parlamentari territorio per territorio, garantendo, attraverso adeguati meccanismi,
la parità di genere;
·
Avviare, durante questa
estate, una grande campagna di sensibilizzazione e partecipazione attiva
degli elettori (non solo avvalendosi delle liste dei partecipanti alle
primarie degli anni scorsi, ma cercando anche nuove adesioni all’Albo degli
elettori attraverso le Feste Democratiche ed il web) per motivare i
cittadini a riavvicinarsi alla politica ed al PD per discutere i grandi temi
del futuro dell’Italia e sollecitare così una partecipazione dei cittadini alle
primarie consapevole e propositiva;
· Applicare rigorosamente il
limite di tre mandati previsto dallo Statuto per l’elezione in Parlamento;
·
Verificare attentamente la
rispondenza alle indicazioni del Codice Etico del PD dei candidati a tutte le
elezioni e alle cariche interne, con
esclusione assoluta dalla candidatura per coloro che non dimostrano di
rispondere alle regole che tutti insieme ci siamo dati. L’impegno politico sia
una scelta all’insegna dello spirito di servizio per il paese e per il bene
comune.
·
Applicare sempre criteri
di merito e competenza nelle scelte negli organismi di garanzia e negli Enti di
secondo grado, dove non si devono
neppure ipotizzare lontanamente possibili conflitti di interesse tra doveri
deontologici e scelte politiche. Non vogliamo più assistere alle penose assegnazioni
delle cariche con logiche spartitorie, tanto più nelle autorità indipendenti e
di garanzia;
·
Il PD deve diventare un
partito più popolare e più democratico. La
prima correzione di rotta è riconoscere un ruolo vero ai circoli applicando
al nostro interno – anche con strumenti digitali - la “democrazia
partecipativa” a partire dagli strumenti già previsti dal nostro Statuto ma,
sino ad oggi inutilizzati: “referendum interno” e “Sistema informativo per la
partecipazione”. Senza disconoscere i valori della democrazia rappresentativa,
un altro pilastro fondamentale è il coinvolgimento diretto degli iscritti (e,
nelle occasioni più importanti anche dei nostri elettori) perché ciascuno possa
sentirsi parte di una comunità politica e di un partito vivo. I circoli non devono
più essere relegati al ruolo di terminali esecutivi per organizzare feste e
campagne elettorali, ma un vero luogo di partecipazione e di decisione;
·
Riconoscere ai circoli
risorse economiche certe per le attività di propaganda sul territorio. Il volontariato non manca certo, ma tutte le iniziative costano
e non possiamo chiedere soldi agli iscritti, in particolare in questo periodo
di crisi. Servono risparmi sulla struttura nazionale e maggiori risorse sul
territorio.
ADERISCI AL DOCUMENTO Sul
sito web www.impegniamoci.it
(solo per iscritti al
partito democratico)
web www.impegniamoci.it - email info@impegniamoci.it - fax 0432-1841801
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