La proposta di GiuseppeZago e del PD nell'articolo del Gazzettino dello scorso 19/1 Per leggere l'articolo cliccare sull'immagine, aprirla in un'altra scheda e ingrandirla. |
IL
VESCOVO VIENE A ODERZO E VISITA LA ZANUSSO. LA SINDACA NON VA NEANCHE
ALLA MESSA E POI GRIDA A UN LUPO CHE NON C'E' PER GIUSTIFICARE LA
SCELTA - SBAGLIATA - DI CONTINUARE A NON AFFRONTARE IL PROBLEMA
Di
fronte alla questione dei migranti l'amministrazione leghista di
Oderzo si fa come al solito accecare dall'ideologia. Sono pronti a
difendere la religione nei casi in cui coincide con la tradizione e
non costa niente, come nel caso del presepio; poi però si fanno
vincere dalla paura e non esitano a lanciare allarmi sproporzionati
per alimentarla e per giustificare la loro inerzia di fronte a un problema reale sul
quale molto si poteva e si può fare ancora, come abbiamo più volte
dimostrato con le nostre proposte.
L'ultima di queste – il
progetto di creare percorsi formativi per i migranti in modo da
prepararli ad essere utilizzabili come manodopera dalle aziende
italiane che lavorano in Africa – è stata nell'occasione
rilanciata da Giuseppe Zago, come possiamo leggere nell'articolo sopra. L'amministrazione apprezza il nostro
atteggiamento di rispetto e collaborazione con le istituzioni, ma non
lo imita mai quando servirebbe, cioè quando ha a che fare con le
istituzioni di livello superiore, come la prefettura. Poi ci si stupisce se la prefettura risponde per le rime ridimensionando gli allarmi a una misura più reale (vedi l'articolo sotto). Il rapporto con
la prefettura, che si è evidentemente deteriorato (ed è chiaro qui dove stiano le
responsabilità principali), andrebbe recuperato per il bene dei
cittadini di Oderzo, insieme ad alcune delle nostre proposte
concretamente praticabili, sulle quali naturalmente siamo stati e
siamo ancora disposti a collaborare.
|
Riportiamo
qui in fondo, dopo la nostra riflessione sulla visita del Vescovo, anche gli
articoli in cui i quotidiani locali hanno dato conto della questione lo scorso 17/1.
********
Per
fortuna a Oderzo esistono i cittadini, la Parrocchia, i Trevisani nel
Mondo, il Brandolini, gli Scout... altrimenti il Vescovo venendo
domenica 14 gennaio a celebrare in Duomo la Messa solenne per la
Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, avrebbe rischiato di
trovare la chiesa vuota! La Sindaca, gli Amministratori di Oderzo,
anche gli assessori solitamente in prima fila nelle celebrazioni
religiose, l’onnipresente Consigliere Regionale Dalla Libera, tutti
si sono guardati bene dal farsi vedere. Troppo alto il rischio di
incrociare il Prefetto. Troppo alto il pericolo, sotto elezioni, di
contaminarsi con l'idea che sia possibile essere solidali con chi
appartiene a un mondo molto più difficile del nostro e cerca una
vita migliore. Troppo alta la possibilità di lasciarsi sfiorare,
nella propria granitica indifferenza, dal dubbio. Dubbio sul reale
pericolo rappresentato da tanti richiedenti asilo che hanno
partecipato attivamente a una celebrazione in cui si è fatta
chiarezza su quanto la maggior parte di loro è disponibile a
lavorare, a imparare, a integrarsi. Dubbio sulle proprie scelte
suscitato dalle parole del Vescovo che, richiamandosi al Papa, ha
invitato tutti a non avere paura e ad accogliere. D’altronde la
religione va bene finché c’è da difendere la tradizione o le
statuette del presepe, non quando chiede di farsi carico del prossimo
in carne ed ossa.
La
scelta del Vescovo di essere ad Oderzo in questa giornata, prima in
Chiesa e poi alla Caserma Zanusso, è stata in realtà un segno di
attenzione per la nostra città e di riconoscimento del fatto che la
presenza di centinaia di richiedenti asilo interpella, andando oltre
l'appartenenza alla comunità cattolica, tutta la comunità civile.
E’
stata un’occasione importante di incontro tra i diversi soggetti
presenti nella nostra realtà che, con fatica ma con determinazione,
stanno cercando soluzioni per valorizzare la presenza di tanti
giovani africani a Oderzo. Ancora una volta è stata un’occasione
mancata per la Sindaca e per gli Amministratori di Oderzo, che
dovrebbero come istituzioni rappresentare tutta la cittadinanza ed
essere comunque presenti in una situazione in cui voci autorevoli,
istituzionali e non, chiedono di riflettere concretamente su un
problema reale, senza lasciarsi vincere dalla paura.
|
Nessun commento:
Posta un commento