mercoledì 4 dicembre 2013

Perchè Matteo Renzi

di Sandro Battel
Che sostengo Renzi lo sa da tempo chiunque mi conosce. E penso che dovrebbero sostenerlo e votarlo tutti quelli che credono che in questo momento drammatico di difficoltà ci vuole molto coraggio, bisogna tentare di cambiare profondamente il nostro paese e di fargli fare quei passi in avanti di cui da decenni abbiamo bisogno e che non riusciamo a fare.
Tutta la classe dirigente attuale ha fallito, con responsabilità più o meno gravi, di fronte a una crisi lunghissima, rispetto alla quale la politica italiana non è riuscita neanche a riformarsi e a cambiare le istituzioni, a partire dalla legge elettorale, in modo da rendere possibili delle scelte serie, capaci di incidere profondamente.
Sul perchè vedo in Renzi la possibilità vera per uscire da questa situazione e poter sperare di avere davanti degli anni magari impegnativi ma non drammatici come questi dico tre cose rapide:
1 - Credo che Renzi sia l'unico dotato della decisione che serve per provare davvero a cambiare le cose e della capacità comunicativa necessaria a farsi capire e a vincere le elezioni, in un momento in cui comunque il centrodestra può ancora contare su uno zoccolo duro di fedeltà berlusconiana molto più ampio di quanto sarebbe pensabile dopo tutto quello che è successo. Ma per me questa ragione non è la più importante.
2 - Da Renzi mi aspetto soprattutto che sia capace di dialogare con il sistema economico italiano meglio di quanto la sinistra sia mai stata capace di fare, per cercare quell'equilibrio complicato tra sviluppo e diritti dei lavoratori al quale non arriveremo mai senza un compromesso virtuoso tra impresa, sindacato e classe politica come quello di cui sono stati capaci negli ultimi anni i paesi europei che, non a caso, oggi sono in posizione molto migliore della nostra. E dicendo questo penso soprattutto al lavoro che manca.
3 – Infine (per toccare un punto che mi riguarda direttamente) da Renzi mi aspetto che cambi la faccia del pubblico impiego, che renda l'amministrazione dello Stato un settore nel quale si lavora bene al servizio dell'utenza e si gode del riconoscimento sociale che si merita quando si offre un buon servizio. Non credo che sia possibile in questo momento chiedere “più soldi”, neanche per un settore come la scuola nel quale lavoro e al quale credo che sarebbe sempre ovvio destinare la massima attenzione e il massimo delle risorse. In questo momento servono soluzioni diverse. Renzi mi pare l'unico in giro che non vuole penalizzare il settore pubblico come se fosse la prima fonte di tutti i mali e di tutte le spese inutili, ma nello stesso tempo è deciso a riportarlo generalmente a livelli di efficienza degni di un paese europeo, senza ripetere il ritornello, oggi inutile, che servono finanziamenti.
La strada per uscire dalla crisi è ancora lunga. Renzi non farà miracoli, ma credo che farà i primi passi nella direzione giusta. Io credo che meriti fiducia.

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