di Fausto Martin
Vi proponiamo il contributo che l'amico
Fausto Martin ha inviato ai Giovani per Oderzo a commento
del loro intervento sulle piste ciclabili pubblicato sull'ultimo
numero de “Lo strillone” (intervento col quale siamo
completamente d'accordo: leggetelo cliccando su questo link...) e poi ha girato anche a noi. L'ingegner Martin ci ha passato anche una scheda della FIAB che riporta esempi di come si
disegnano le piste ciclabili nelle rotonde trafficate: la trovate allegata a questo link.
Faccio
seguito al vostro bell'articolo sull'ultimo numero dello Strillone:
l’Amministrazione Comunale nei giorni scorsi ha convertito tutti
gli attraversamenti ciclopedonali tra la rotatoria del LIDL e la
Farmacia San Tiziano in solo pedonali, rimuovendo anche la
segnaletica verticale lungo la Ex Postumia.
Invito
un vostro collaboratore a simulare l’odissea che un ciclista si
trova costretto ad affrontare in soli 300 metri qualora decidesse di
percorrere quella ciclabile, costretto a scendere ogni 50 metri
secondo le prescrizioni del Codice della Strada. Mentre
tutte le grandi città attuano politiche volte a favorire la mobilità
ad impatto zero il Comune di Oderzo rende sempre più difficile l’uso
della bicicletta.
Faccio
osservare, che alla rotonda della COOP, poche decine di metri più in
là, l'attraversamento ciclopedonale è consentito. Ma con quale
criterio si è proceduto al rifacimento della segnaletica ?
Invito
anche ad effettuare alcune riprese video, a qualsiasi orario, lungo
Via Roma dove è frequente vedere persone anziane che imboccano la
strada contromano (compresi alcuni funzionari comunali..) oppure
utilizzano il porticato della Pasticceria Forner come pista ciclabile
“coperta”.
Faccio
notare che “per un pugno di parcheggi” la ristrutturazione di
Piazza Castello non contempla una pista ciclabile, con rilevante
pericolo per le biciclette che si vedono affiancare da automobili e
furgoncini.
Infine,
l’attraversamento del Ponte sul Monticano, per chi proviene da Via
Cesare Battisti: vale la pena osservare come la gente sia costretta
ad “arrangiarsi” per accedere alla Piazza Grande. Alcuni anziani
attraversano il Ponte direttamente contromano, altri si fermano sulle
strisce pedonali davanti alle statue; i più temerari si buttano a
sinistra a metà della curva che porta in Piazzale Europa.
Dulcis in fundo, una transenna arrugginita restringe l’accesso ad un
cordonetto mettendo alla prova l’abilità del ciclista.
Per
tanti anni abbiamo sentito dire che queste criticità sono state
ereditate dalle amministrazioni precedenti ma, dopo 8 anni di
amministrazione Dalla Libera, viene da chiedersi cosa sia stato fatto
per migliorare la viabilità urbana.
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