venerdì 24 maggio 2013

IL PD, LE PRIMARIE, GLI AGRICOLTORI

di Alessandro Campigotto
Postiamo l'intervento di Alessandro Campigotto all'Assemblea Regionale del PD del 18/5 scorso
Non si può nascondere che il PD è un progetto ambizioso, ed è un eccezionale mezzo per aggregare forze di centrosinistra che vogliono governare il paese con un occhio di riguardo all’equa distribuzione della ricchezza e dei servizi a cui hanno diritto tutti i cittadini, come del resto prevede la Costituzione.
Allora cos’è che non funziona? Perché non riusciamo a far diventare risorsa questa fusione delle diverse anime? Perché assistiamo invece ad arroccamenti su vecchie posizioni ormai indifendibili e fuori dal tempo?
Mi chiedo se i problemi non nascano da una pizzeria romana in cui qualche anno fa qualcuno ha deciso che ad una parte politica spettava il 60% del patrimonio del costituendo PD e all’altra il 40%. Ora si può dire che mentre la base si è abbastanza amalgamata (fusa) e crede nel progetto originale, i vertici, invece tengono ancora ben distinte le proprie identità e i propri centri di potere.
Sembra chiaro che a questa maggioranza dei vertici non interessi altro che conquistare la segreteria del partito e tutti gli organi dirigenti, ma poi… si perdono le elezioni!...
Primarie
Si sente sempre più spesso criticare le primarie mettendo in risalto gli aspetti negativi: parlamentari che non rispettano la disciplina del partito, che non rientrano negli schemi ecc… Ma siamo sicuri che i problemi più grossi del PD in questi ultimi tempi siano venuti dai nuovi eletti scelti con le primarie? Chi sono i 101 che hanno affondato Prodi e il segretario Bersani?... la gente lo vuole sapere! Perché non vengono fuori? Si ha forse paura che emergano nomi eccellenti che fanno parte dell’apparato e che magari sono stati eletti in quella parte dei “blindati” della segreteria? Finchè non si saprà la verità non si può sparare a destra e a manca contro le primarie, strumento scomodo per la vecchia guardia, ma eccellente mezzo di rinnovamento e di superamento della distanza tra base e organi centrali del partito. Ebbene, qual è l’alternativa alle primarie? Se l’alternativa è la scelta dei candidati da parte della segreteria con tutta la serie di giochi di forza delle correnti per affermare i propri candidati, allora dico che è meglio le primarie, anche se fatte male.
Agricoltori
Come mai il PD non sfonda tra gli agricoltori?
A mio avviso si può ricondurre questa problematica a due motivi fondamentali:
  1. Primo: una mentalità diffusa in gran parte degli iscritti che considerano i coltivatori diretti del fondo come dei piccoli capitalisti da avversare. Lo stesso discorso vale anche per altre categorie di lavoratori: professionisti in genere (ingegneri, avvocati, architetti ecc.). Questa mentalità la si nota nei modi con cui si parla degli agricoltori, per esempio colpevolizzandoli di prendere contributi a destra e a manca. Ma le leggi chi le fa??? Il peso della burocrazia non lo si considera? Sapete che il prezzo del latte è intorno ai 38 centesimi al litro (praticamente il prezzo di 15 anni fa!)???? lo sapete che nel primo trimestre 2013 in Italia sono state chiuse 13000 aziende agricole? (o meglio, il saldo fra nuove aziende e quelle chiuse è negativo). Lo sapete che in Veneto nel 2012 sono state chiuse 300 stalle di bovine da latte? Lo sapete che l’anno scorso gli agricoltori hanno pagato l’IMU circa cinque volte l’ICI?
  2. Secondo: in questa crisi si continua a dire che l’unico settore che tira è quello agricolo. Credo che i dati economici debbano essere analizzati attentamente. Cerco di spiegarmi con un esempio. Diciamo che qualche anno fa, nei tempi d’oro della nostra economia, l’artigiano e l’industriale viaggiavano con la Ferrari, snobbando il contadino che invece viaggiava con una semplice Fiat Punto. Ora l’artigiano e l’industriale sono costretti a viaggiare con una Panda e vedono il contadino che corre con la Punto… ti va bene a te che viaggi con la Punto eh???? Ma la punto è sempre quella di dieci anni fa!
Come fanno a votarti quelli che si sentono trattati in questo modo? È ovvio che non si sentono a casa propria.
Ecco! Questi sono a mio avviso alcuni punti che devono essere tenuti presenti se si vuole non far fallire il progetto del PD.
Alessandro Campigotto

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