Una nuova “Casa di
Riposo”? Pare di no: non se ne fa niente. Per risolvere il problema
il Comune di Oderzo aveva a disposizione risorse regionali a fondo
perduto per un milione e mezzo di euro e altri finanziamenti
agevolati per diversi milioni di euro, a patto di progettare ed
eseguire l'opera (e impiegare i fondi) entro il 31 luglio di
quest'anno.
Ma non solo i lavori
non sono vicini alla conclusione: l'opera attualmente è solo in fase
di progettazione definitiva, con gravissimo ritardo rispetto al
programma: un ritardo tale da comprometterne la realizzazione, perchè
il mancato rispetto dei termini comporterebbe la perdita delle
risorse.
Così i fondi che fino ad oggi erano a disposizione
potrebbero restare inutilizzati e il Comune di Oderzo potrebbe avere
ormai sprecato una buona occasione per offrire una prospettiva certa
ai cittadini rispetto al problema dei servizi alla terza età.
Inoltre sembra sfumato anche l'accordo tra ASL e Comune per
l'acquisizione dell'edificio che ospitava un tempo gli uffici
amministrativi della Casa di Riposo, accordo che avrebbe portato
nelle casse comunali altre risorse consistenti.
Incapacità di
programmare? Scelta politica (certamente discutibile)? Tutte le
opposizioni chiedono all'Amministrazione di rendere conto delle
proprie azioni (o piuttosto, in questo caso, della propria inerzia),
attraverso una relazione del Presidente del consiglio di
amministrazione della RAO (Residenza per Anziani di Oderzo) al
prossimo Consiglio Comunale (QUI il testo dell'interrogazione,
firmata da tutti i consiglieri di minoranza).
Proprio mentre il
Comune di Ormelle realizza una nuova Residenza per Anziani (grazie a
finanziamenti regionali e a investimenti di privati) e quello di
S.Polo amplia la sede della propria “Casa di Riposo”, il Comune
di Oderzo sembra offrire (ancora) un esempio di scarsa lungimiranza
rinunciando, per motivi difficilmente comprensibili, a mettere in
cantiere un'opera di grande importanza nella prospettiva dei prossimi
anni, che verosimilmente vedranno realizzarsi la diffusa tendenza
all'innalzamento dell'età media della popolazione e della
percentuale di anziani all'interno di essa.
Aspettiamo di capire
per quali ragioni il Comune di Oderzo ha deciso di non prendere (o
non è riuscito a prendere) questo treno.
Eugenio
Luzzu
Capogruppo PD in
Consiglio Comunale
L'articolo del "Gazzettino" ieri, 18 luglio
LE
OPPOSIZIONI UNITE
«Ritardi
inaccettabili per la Casa di riposo: vogliamo risposte»
ODERZO
- Nuova casa di riposo:
compatte le minoranze chiedono al sindaco Pietro Dalla Libera di
invitare il dottor Sandro Valerio, presidente della Rao, a riferire
al consiglio comunale circa lo stato delle cose. Lo fanno con
una interrogazione protocollata ieri. Il documento è firmato da
Eugenio Luzzu (Partito democratico), Laura Damo (civica Oderzo &
Frazioni), Policarpo Pezzutto, Michela Durante e Michele Sarri (Lega
Nord) e da Marcello Ferri (Partito delle libertà). «Il
cronoprogramma dei lavori per la costruzione della nuova residenza
per anziani - scrivono i consiglieri - redatto nel febbraio 2010 e
confermato nel luglio dello stesso anno prevedeva che il 31 luglio
2013 fossero finiti i lavori. Pertanto chiedono che il presidente
dell'ente Rao relazioni in consiglio comunale sulle motivazioni
dell'evidente ritardo della realizzazione dell'opera.
Ciò
per palese e dovuta informazione di tutti i consiglieri e, tramite
essi, della cittadinanza». Alcune settimane fa, in Consiglio,
Giorgio Roberti, direttore generale dell'Usl 9, rispondendo a una
domanda posta dal consigliere Pezzutto, aveva spiegato di aver
chiesto in Regione, fra le altre cose, anche lumi in merito alla
nuova struttura per gli anziani, non ricevendo però risposta. La
stessa Usl 9 è direttamente interessata all'intervento. Da tempo
infatti vorrebbe acquisire l'edificio dove si trova la sede
amministrativa della Rao per potervi trasferire i servizi del
distretto sanitario n. 4. Sono almeno dieci anni che si parla della
nuova casa di riposo.
In
un primo momento era stato deciso l'ampliamento della struttura
attuale, poi con l'avvento del nuovo cda si era optato per un
complesso del tutto nuovo. Ma tutto si è arenato. Nel contempo ad
Ormelle è stata realizzata la struttura privata per anziani «Casa
Luigi e Augusta» e la Fondazione San Paolo ha ottenuto di poter
ampliare Villa Vittoria, la casa di riposo sanpolese, portandola a
poter ospitare 60 anziani non autosufficienti.
Annalisa
Fregonese
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