di
Sandro Battel
Che
sostengo Renzi lo sa da tempo chiunque mi conosce. E penso che
dovrebbero sostenerlo e votarlo tutti quelli che credono che in
questo momento drammatico di difficoltà ci vuole molto coraggio,
bisogna tentare di cambiare profondamente il nostro paese e di fargli
fare quei passi in avanti di cui da decenni abbiamo bisogno e che non
riusciamo a fare.
Tutta la classe dirigente attuale ha fallito, con
responsabilità più o meno gravi, di fronte a una crisi lunghissima,
rispetto alla quale la politica italiana non è riuscita neanche a
riformarsi e a cambiare le istituzioni, a partire dalla legge
elettorale, in modo da rendere possibili delle scelte serie, capaci
di incidere profondamente.
Sul
perchè vedo in Renzi la possibilità vera per uscire da questa
situazione e poter sperare di avere davanti degli anni magari
impegnativi ma non drammatici come questi dico tre cose rapide:
1
- Credo che Renzi sia l'unico dotato della decisione che serve per
provare davvero a cambiare le cose e della capacità comunicativa
necessaria a farsi capire e a vincere le elezioni, in un momento in
cui comunque il centrodestra può ancora contare su uno zoccolo duro
di fedeltà berlusconiana molto più ampio di quanto sarebbe
pensabile dopo tutto quello che è successo. Ma per me questa ragione
non è la più importante.
2
- Da Renzi mi aspetto soprattutto che sia capace di dialogare con il
sistema economico italiano meglio di quanto la sinistra sia mai stata
capace di fare, per cercare quell'equilibrio complicato tra sviluppo
e diritti dei lavoratori al quale non arriveremo mai senza un
compromesso virtuoso tra impresa, sindacato e classe politica come
quello di cui sono stati capaci negli ultimi anni i paesi europei
che, non a caso, oggi sono in posizione molto migliore della nostra.
E dicendo questo penso soprattutto al lavoro che manca.
3
– Infine (per toccare un punto che mi riguarda direttamente) da
Renzi mi aspetto che cambi la faccia del pubblico impiego, che renda
l'amministrazione dello Stato un settore nel quale si lavora bene al
servizio dell'utenza e si gode del riconoscimento sociale che si
merita quando si offre un buon servizio. Non credo che sia possibile
in questo momento chiedere “più soldi”, neanche per un settore
come la scuola nel quale lavoro e al quale credo che sarebbe sempre
ovvio destinare la massima attenzione e il massimo delle risorse. In
questo momento servono soluzioni diverse.
Renzi mi pare l'unico in giro che non vuole penalizzare il
settore pubblico come se fosse la prima fonte di tutti i mali e di
tutte le spese inutili, ma nello stesso tempo è deciso a riportarlo
generalmente a livelli di efficienza degni di un paese europeo, senza
ripetere il ritornello, oggi inutile, che servono finanziamenti.
La
strada per uscire dalla crisi è ancora lunga. Renzi non farà
miracoli, ma credo che farà i primi passi nella direzione giusta. Io
credo che meriti fiducia.
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