crollo
del cornicione in via delle Grazie: il centro storico ha
bisogno di un intervento di riqualificazione di ampio respiro:
le proposte del PD
Crolla il cornicione di
un edificio storico del centro: sarà anche un evento in sé casuale
e poco prevedibile, ma al PD di Oderzo viene naturale interpretarlo
come un segno dell'inerzia e della passività dell'attuale
amministrazione.
Oderzo non può pensare
di mantenere la propria bellezza e le proprie attrattive se non si
prende cura di se stessa: questo episodio, fortunatamente privo di
conseguenze per le persone, è un esempio di quella che potrebbe
essere la sorte del centro storico di Oderzo se l’Amministrazione
comunale non mette in campo un progetto urbanistico di ampio respiro
che favorisca gli interventi anche dei privati per il restauro e la
riqualificazione di alcuni fabbricati.
Prendendo spunto
dall'episodio di via delle Grazie, il PD di Oderzo intende stimolare
l’Amministrazione di Oderzo a intervenire: meglio prevenire con strumenti urbanistici piuttosto che con le ordinanze
di “pericolo di crollo”.
Il Sindaco continua a
decantare la bellezza del centro storico opitergino: siamo tutti
orgogliosi della nostra città, ma nello stesso tempo dobbiamo
renderci conto che alcuni fabbricati decadono, compromettendo sia la
sicurezza che l’attrattività di Oderzo.
Negli anni ’70–'80
amministrazioni lungimiranti hanno messo in campo lo strumento dei
Piani di recupero e, in continuità, hanno attuato la
pedonalizzazione di Piazza Grande: la bellezza del centro storico
opitergino è conseguenza anche di quelle politiche urbanistiche. Da
allora non si è più fatto praticamente nulla. L'intervento di
Piazza Castello è stato fatto dai privati ed è stato realizzato a
metà, senza inserirlo in un piano del traffico (e circolando per il
centro vediamo tutti i giorni le difficoltà che ne sono
derivate...).
Da 25 anni si sono
fatti studi e progetti (spendendo soldi pubblici) per rivedere il
Piano urbano del traffico (che non è ancora stato applicato se non
in picola parte, nonostante le ripetute sollecitazioni del PD di
Oderzo), per il piano di recupero dell’ex-pescheria, per delle
ipotesi di pedonalizzazione, ma si sono prodotte solo tante carte,
mentre i cantieri di lavoro sono rimasti lettera morta: la
betoniera non ha girato, ma le parcelle di avvocati e urbanisti sì.
Di fatto, sul centro
storico (come su molte questioni), questa amministrazione ha paura di
assumersi responsabilità, preferisce lasciare tutto com’è. Solo
qualche operazione cipria, come la definisce il PD di Oderzo.
Al contrario noi
proponiamo di:
- Sperimentare pedonalizzazioni parziali del centro storico, tanto più ora che le tipologie commerciali non hanno bisogno di essere avvicinate con un TIR per trasportare la merce acquistata e che la crisi è così grave che bisogna provare soluzioni nuove;
- Rivalutare il progetto della passerella che collega il centro con via Manin - parcheggio ex INAM;
- Ridefinire un piano dei parcheggi che permetta una miglior fruibilità del centro;
- Azzerare la tassa sul plateatico a chi occupa spazio per ristrutturare i fabbricati in centro;
- Ridurre sensibilmente la stessa tassa sul plateatico ai pubblici esercizi;
- Mettere in campo un’azione di arredo urbano estesa per abbellire angoli e spazi pubblici. Non bastano i gerani sulle sponde dei ponti per dichiararci città fiorita. Bisogna per esempio attivare un “piano colore” che dia maggiore identità al nostro centro;
- Riqualificare seriamente i giardini pubblici facendoli diventare un parco urbano integrato e vissuto (non un luogo di semi-degrado), sfruttando meglio la possibilità di interventi di minima con operazioni a costi zero per l’Amministrazione, ricorrendo a sponsor privati.
Più in generale il PD
critica la politica urbanistica della coppia Dalla Libera - De Luca:
nella perequazione si sono fatti condurre unilateralmente dalle
proposte dei privati e non hanno definito priorità di intervento.
Incorrendo tra l'altro in un clamoroso autogol nel caso del
supermercato sulla Postumia.
Per concludere, un
esempio di scelta urbanistica dissennata: lo spostamento, risalente a
7 anni fa, del parcheggio delle corriere da via Donizetti (via in cui
abita l’assessore De Luca) a via per Piavon (all’altezza delle
caserme). Oggi l’area di via Donizetti è un parcheggio per camion
privati, mentre il cono visuale sulla bellissima campagna degli
Sgardoeri è stato oscurato dalle corriere. Il tutto con le spese a
carico del contribuente opitergino: davvero un'operazione illuminata.
Secondo il PD di Oderzo è tempo di cambiare marcia.
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