di Sandro Battel
Il Sindaco di Oderzo da sempre contrappone alla “cattiva politica” dei partiti il disinteresse e la correttezza delle liste civiche. Lo fa anche oggi in un intervento su facebook...
Il Sindaco di Oderzo da sempre contrappone alla “cattiva politica” dei partiti il disinteresse e la correttezza delle liste civiche. Lo fa anche oggi in un intervento su facebook...
So
bene che Dalla Libera e i suoi collaboratori e sostenitori hanno in
parte costruito le proprie fortune sulla polemica contro i partiti e
sulla tesi secondo cui le liste civiche sono quasi per principio una
garanzia di migliore amministrazione. Che i partiti in Italia abbiano
fatto a lungo il possibile per perdere la fiducia dei cittadini è
vero: la speranza è che da questa crisi la politica riesca a uscire
rinnovata e più credibile, come credo che il PD di oggi sia riuscito
a fare in misura sostanziale. E a questo proposito non sto a
ricordare l'appartenenza del Sindaco per lunghi anni a un grande
partito di massa come la DC: ricordo piuttosto che in occasione
delle ultime elezioni politiche tutti lo abbiamo visto apertamente in
piazza fare propaganda per Scelta Civica e presentarsi come
“sponsor” politico di Monti a livello locale, salvo poi
rifugiarsi di nuovo dietro il paravento delle sue civiche quando
Monti è stato punito dall'elettorato (1) fino a scomparire. Che poi
a livello locale le liste civiche possano svolgere un ruolo positivo
è evidente, sta nelle cose. Ma è chiaro che sul resto non siamo
d'accordo: non solo i partiti conservano una funzione fondamentale per la democrazia, ma anche i comportamenti di chi appartiene a una lista
civica, come quelle che sostengono il Sindaco, vanno osservati con
attenzione e non sono immuni da scorrettezze.
Non
credo che sia soprattutto per “aver liberato Oderzo dai partiti”
che l'attuale amministrazione ha ottenuto consensi elettorali
sufficienti per governare per dieci anni. Credo invece che Dalla
Libera abbia saputo mettere a punto una strategia di comunicazione
efficace soprattutto per una dimensione come quella della nostra
piccola città: sorriso inossidabile, instancabile capacità di
dispensare strette di mano, presenza immancabile, ben oltre le
occasioni ufficiali, a tutti gli eventi di un qualche rilievo sul
piano sociale (tutti – credo – ricordiamo per esempio la
straordinaria costanza con cui il Sindaco e i suoi frequentano le
sagre). Insomma, come ogni tanto sento dire da qualcuno, forse anche
con una punta di ammirazione, “i 'Pierini' i xe 'na màchina da
guèra...”. E' un modello che può darsi sia inevitabile
seguire almeno in qualche misura da parte di chi vuol fare politica a
livello locale, ma che certamente Dalla Libera ha saputo interpretare
molto bene.
Un
po' più perplesso mi lasciano altre cose, ad esempio il tentativo
frequente, nel dibattito pubblico, di evitare non solo e non tanto la
polemica, quanto piuttosto il confronto su punti specifici: quando
riceve delle critiche in molte occasioni il Sindaco sceglie, con toni
sempre pacati, di accusare genericamente l'interlocutore di non
essere in buona fede o di non avere a cuore la comunità, senza
considerare nel merito i rilievi che gli vengono mossi, ma al massimo
facendo un elenco di tutto quello che ritiene di aver fatto di
buono, cosa che secondo lui lo mette al riparo dalle osservazioni.
L'esempio più recente di questo atteggiamento è la risposta che ha
dato al nostro
post del luglio scorso
in cui, sottolineando l'inerzia del Comune e la necessità di una
riqualificazione del centro storico, facevamo anche una serie di
proposte. La risposta? “Il PD è cattivo, parla male di Oderzo e la
danneggia. E l'amministrazione ha fatto tante cose buone e non fa
interventi non previsti dal suo programma”(leggi
l'articolo).
Ma se ti ho suggerito di rimodulare il plateatico, di rivedere il
piano dei parcheggi, di intervenire sui giardini pubblici, entrerai
nel merito e mi dirai perchè non lo fai, no? Senza contare il fatto
che magari prima o poi potrei anche fare una proposta
condivisibile... No, dimenticavo: altro aspetto della strategia è
non concedere mai nulla alle proposte dell'avversario: ricordate
l'episodio della mozione presentata da Eugenio Luzzu e bocciata dalla
maggioranza, la quale subito dopo, nello stesso Consiglio Comunale,
ha approvato una mozione praticamente identica a quella del PD? Ne
avevamo parlato qui
e qui.
Queste
risposte evasive e questi piccoli trucchi forse saranno efficaci, ma
non ci sembrano un esempio di buona politica.
Poi
c'è un fatto, emerso in questi giorni, che non risulta chiaro:
diversi consiglieri comunali di maggioranza e collaboratori del
Sindaco sono molto attivi su facebook, dove intervengono con costanza
per chiarire le proprie posizioni e difendere le proprie scelte, in
genere con toni civili e corretti: tutto perfettamente legittimo. Il
problema è il sospetto che qualcuno abbia creato delle false
identità per moltiplicare la propria presenza in rete, “inventando”
personaggi inesistenti (Franca Furlan, Romano Bruseghin...) da far
intervenire a sostegno delle proprie opinioni e, qualche volta,
usando toni sopra le righe, come è successo più di una volta a un
fantomatico Franco Monti (che, tra l'altro, nei suoi commenti si è
scagliato spesso contro i partiti) che nessuno sembra conoscere e che
potrebbe essere appunto un altro di questi falsi profili. L'ipotesi è
stata formulata da Michele Narder, amministratore del gruppo facebook
“Oderzo News”, che ha ricostruito la sua ricerca in
questa pagina:
leggete e fatevi un'idea. L'impressione è che ci siano delle
responsabilità precise, ma può anche darsi che ci sia una
spiegazione: aspettiamo una risposta.
Al
PD nessuno fa il minimo sconto, neanche a livello locale: lo
scorso aprile siamo stati chiamati in causa senza reale motivo perchè
qualcuno sosteneva di aver trovato per terra alcuni volantini relativi a una nostra iniziativa: abbiamo risposto e mostrato la nostra correttezza. Questa
faccenda dei falsi profili su facebook mi pare un po' più seria:
credo che chi sa come è andata veramente dovrebbe essere chiamato in
causa a sua volta e chiarire, per permettere ai cittadini di
valutare, e credo che anche il Sindaco per una volta dovrebbe
guardare in casa sua e vedere se c'è qualcosa da rimettere a posto.
(1)
Tra parentesi: credo che Monti abbia svolto un ruolo storico
importante prendendo decisioni ingrate in un momento difficilissimo
per l'Italia, e che per questo abbia pagato un prezzo sproporzionato
rispetto agli errori che pure ha commesso. Ma questa è un'altra
questione.
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