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Un'immagine di una delle piazzole della raccolta differenziata nel Comune di Oderzo - Foto scattata lo scorso 12 luglio |
Di
recente abbiamo sentito circolare, nelle nostre chiacchierate con i
cittadini di Oderzo, una battuta – riferita all'attuale
amministrazione – che ci trova piuttosto d'accordo: “Questi non
amministrano: questi dirigono”.
Effettivamente ci pare di poter dire che la strategia di
comunicazione dell'attuale amministrazione tende a presentare ai
cittadini le scelte – più o meno condivisibili – solo una volta
compiute, senza sollecitarne la partecipazione e senza aprirsi
sostanzialmente al confronto.
Comprendiamo
bene il senso della cosa: sul piano del consenso può essere
vantaggioso comunicare alla cittadinanza solo i risultati e cercare
di farli apparire sempre come il più possibile positivi,
minimizzando gli aspetti discutibili. Ma questi ci sono sempre e
dovrebbero portare più spesso l'amministrazione a dare informazioni
ai cittadini per coinvolgerli e permettere loro di farsi un'opinione
precisa di quello che li aspetta e di come potrebbe cambiare qualche
aspetto della loro vita quotidiana.
E'
il caso della raccolta differenziata dei rifiuti:
sappiamo bene che
l'amministrazione non solo ha presentato come proprio obiettivo
programmatico il passaggio alla modalità di raccolta definita “porta
a porta spinto”, ma ha più volte dichiarato di star procedendo
concretamente in questa direzione. E' un obiettivo che da sempre il
nostro gruppo politico condivide e che ha sostenuto con forza negli
anni in molte occasioni.
Riteniamo tuttavia che
i cittadini debbano essere informati puntualmente del procedere delle
attività e che sia giusto che si formino un'opinione, che dicano il
loro parere, che si organizzino per tempo sulla base di comunicazioni
precise da parte dell'amministrazione comunale. Infatti il passaggio
a nuove modalità di organizzazione della raccolta differenziata
richiederà comunque inevitabilmente una preparazione da parte dei
cittadini: l'acquisizione di informazioni, l'assimilazione graduale
di comportamenti e abitudini, l'attraversamento di un periodo di
adattamento. Sono scelte che è bene fare per tempo, all'inizio del
proprio mandato amministrativo, proprio per dare ai cittadini il modo
di capire la nuova situazione e adeguarsi, assorbendo gradualmente
l'investimento di attenzione e la quota di disagio che
inevitabilmente comporta il passaggio a un nuovo sistema, come è
successo nel comune di Treviso, dove la scelta coraggiosa
dell'amministrazione di passare ad un sistema più efficiente, anche
in un centro storico importante e non facile da gestire, sta dando
ottimi risultati sia sul piano della buona organizzazione e della
qualità della raccolta, sia sul piano dell'adattamento progressivo
dei cittadini, le cui parziali perplessità iniziali vanno via via
riducendosi, come è naturale e come avverrà anche da noi.
Per questo abbiamo
chiesto all'amministrazione di dare una comunicazione ufficiale sia
sui tempi e sui passaggi attraverso i quali sarà introdotta la nuova
organizzazione della raccolta differenziata, sia sulle previsioni
relative alle variazioni delle tariffe, per le famiglie come per gli
operatori economici.
A
noi, nella logica della competizione politica, potrebbe forse anche
convenire che il nuovo sistema fosse introdotto tardivamente e che
magari l'amministrazione pagasse qualche prezzo in termini di
consenso per gli inevitabili disagi prodotti inizialmente. Ma quello
che vogliamo di più è dare il nostro contributo al buon
funzionamento delle cose. Un piccolo ipotetico vantaggio ci interessa
poco rispetto alla necessità di consentire ai cittadini di Oderzo
una situazione migliore, una maggiore qualità del riciclaggio e in
particolare la scomparsa di situazioni critiche come quelle
illustrate dall'immagine che accompagna questo articolo, scattata
solo qualche giorno fa. Quello che ci interessa veramente è che ai
cittadini non si presentino più simili spettacoli di
sporcizia e degrado, specialmente in corrispondenza delle piazzole di
raccolta dei rifiuti differenziati: sia per il mancato rispetto delle
norme da parte di alcuni cittadini, sia per la difficoltà di
prevenire il conferimento irregolare dei rifiuti da parte di persone
che non risiedono nel territorio comunale, sia per la scarsa
efficienza in sé del sistema fin qui adottato.
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