sabato 10 agosto 2013

BERLUSCONI? L'OPINIONE PUBBLICA AVREBBE GIA' DOVUTO CONDANNARLO DA ANNI. INVECE ANCORA NON BASTA...

di Sandro Battel
  
Sulla condanna di Berlusconi si continuano a leggere cose molto strane, alle quali non ci siamo ancora abituati, anche se in vent'anni abbiamo sperimentato tante volte la devozione cieca dei sostenitori del proprietario di Mediaset, devozione capace di impedire loro di prendere atto dell'evidenza dei comportamenti illegali del leader politico del centrodestra. Non ci mettiamo qui adesso a ripercorrere tutte le vicende giudiziarie in cui Berlusconi è stato trascinato non da una persecuzione della magistratura, della quale nessuno ha mai potuto trovare la minima traccia reale, ma dalla disinvoltura dei suoi comportamenti in diversi ambiti. Diciamo solo due cose che potrebbero servire da promemoria ed essere utili per i molti tra noi che in questi giorni provano a parlare e discutere con amici e conoscenti, come sempre facciamo.
1 – Berlusconi è stato condannato per FRODE FISCALE. Cosa faceva Berlusconi? Aveva creato delle società in quei paradisi fiscali in cui non si pagano le tasse. Chiamiamo S1 una di queste società. Per esempio: S1 compra un programma in America pagandolo una cifra X. Poi Mediaset compra da S1 questo stesso programma pagandolo 10 volte X. Sulla quota di 9X pagata in più, Mediaset non paga tasse; inoltre questa quota resta in mano al proprietario di S1, che guarda caso è il proprietario di Mediaset (che la usa, per esempio, per finanziare illegalmente la politica e per altre cose non consentite: sono quelli che si chiamano “fondi neri”, ma questo è un altro discorso...). Non solo questo NON è un modo legale per pagare meno tasse (infatti il piccolo commerciante o artigiano non lo può fare ma solo il grande finanziere), ma non è neanche semplice evasione: è un crimine.
2 – Mi rimane incomprensibile come una grande parte degli italiani (mi riferisco a quelli che votano per il centrodestra) abbia accettato per decenni di avere come leader un personaggio evidentemente compromesso con illegalità di diverso genere. L'esempio che mi pare più chiaro e che faccio sempre è questo: vi ricordate Cesare Previti? Era uno dei numerosi avvocati che dopo avere lavorato per Berlusconi sono stati portati da lui a ricoprire ruoli politici di primaria importanza. E' stato senatore, deputato e Ministro della Difesa. E' stato condannato con sentenza definitiva nel 2001 per aver corrotto un giudice perchè si pronunciasse a favore di Berlusconi in una causa civile (la causa per la proprietà della casa editrice “Mondadori”). Il giudice si chiamava Vittorio Metta e, dopo aver pronunciato la sentenza, aveva lasciato la magistratura ed era andato a lavorare, guardacaso, nello studio di Previti. Berlusconi era stato coinvolto nel processo, che però era durato 10 anni, abbastanza perchè per Berlusconi il reato fosse prescritto. Riassumiamo: l'avvocato Previti (poi deputato e ministro) aveva corrotto un giudice perchè desse ragione a Berlusconi. E' stato scoperto e condannato, mentre Berlusconi l'ha scampata perchè il processo è durato troppo. Ecco: ditemi voi chi accetterebbe di votare per uno che ha attraversato queste vicende giudiziarie non dico in un'elezione a Sindaco della sua città, ma a consigliere di condominio. Sono certo che nessuno lo farebbe, come sono certo che nella maggior parte dei paesi civili del mondo la carriera politica di un uomo simile sarebbe finita lì. E invece non basta.
3 – Facciamo un paragone? Iosefa Idem si è dimessa da ministro dello sport perchè il suo commercialista le ha fatto pagare l'IMU per la prima casa su due abitazioni diverse. Non era un reato, ma un'infrazione amministrativa involontaria (dovuta a un errore del commercialista) per la quale la Idem aveva già comunque avviato il “ravvedimento operoso”, pagando il dovuto più una multa. Una piccola ombra, il sospetto minimo di un tentativo di “fare il furbo” è bastato per farla dimettere: questo il comportamento di una persona integra che agisce secondo la mentalità di un paese civile, togliendosi di mezzo al minimo sospetto, forse con scrupolo perfino eccessivo.
Invece per Berlusconi, e soprattutto per i suoi elettori e sostenitori, tutto quello che è successo non basta. Forse dovrà fare mezzo passo indietro, ma sembra chiaro che alle prossime elezioni politiche, tra qualche mese, a fine anno o all'inizio dell'anno prossimo, ci troveremo con Marina Berlusconi candidata premier del centrodestra, con ottime probabilità di vittoria. E non avremo scuse per non darci da fare e per non cercare di far prevalere un'alternativa ragionevole sul fantasma di una dinastia berlusconiana destinata a compiere definitivamente il declino (non solo economico ma civile) che l'Italia ha attraversato negli ultimi vent'anni. Ripeto: non avremo scuse.

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