giovedì 22 gennaio 2015

Casellato: Zaia non fa il suo dovere e poi specula sui profughi

Floriana Casellato

La regione Veneto riceve dallo stato i soldi per gestire i profughi e non fa niente, lasciando il problema a sindaci e territorio, sulle cui difficoltà poi il governatore specula per ragioni elettorali alimentando diffidenza e paura. 


 La Deputata del Partito Democratico Floriana Casellato, risponde ai continui attacchi del Presidente del Veneto Luca Zaia in merito all’arrivo, e alla gestione, dei profughi che arrivano nel territorio regionale.

“Al Presidente Zaia che, anche ieri, ha gridato “al lupo al lupo” per i nuovi profughi arrivati in Veneto, voglio ricordare che il suo Assessore alla Sanità Luca Coletto era presente alla Conferenza Stato Regioni dello scorso 10 Luglio a Roma, dove ha sottoscritto un accordo ben preciso sulla gestione del loro arrivo in arrivo nel territorio nazionale e, per quanto ci riguarda, in Veneto.

In quell’occasione lo Stato stanziava 370 milioni di Euro solo per il 2014, di cui 70 milioni per i minori non accompagnati. Il piano sottoscritto prevedeva la raccolta in mare degli immigrati, da parte dello Stato, lo smistamento entro 48 ore in centri regionali per l'identificazione, l'allocazione e l'integrazione nei Comuni con metodo Sprar (Sistema per i richiedenti asilo e rifugiati) coordinato dalla Regione.

Proprio questa mattina ho interessato gli uffici del Viminale che mi hanno confermato che la Regione aveva incarichi precisi e un ruolo chiave che, se non messo in pratica, può compromettere seriamente la gestione del fenomeno.

Sono passati ben 6 mesi ma la Regione cos’ha fatto? Ha predisposto il piano di accoglienza, riorganizzato il centro regionale per l’identificazione, avvito il coordinamento con le Prefetture e con i Comuni per la gestione una volta arrivati sul territorio? E’ inutile continuare a fare il gioco dello scarica barile, lasciando i Sindaci in balia di se stessi, e puntando il dito su Prefetti e Governo. Questo è il momento di assumersi le proprie responsabilità, condividendo proprio con i Sindaci un percorso per gestire in maniera civile e dignitosa la situazione, come l’accordo Stato Regioni richiedeva.

Quell’accordo, sottoscritto anche dal Veneto, aveva il valore di superare la cultura dell’emergenza per costruire, attraverso la collaborazione dei diversi livelli di governo, un percorso civile e condiviso di solidarietà.
Obiettivo, questo, che il Presidente Zaia e la sua Giunta hanno puntualmente disatteso, salvo poi addossare tutte le colpe al Governo, non avendo altri argomenti da utilizzare.

Un Presidente di Regione deve essere tale anche durante la campagna elettorale – che evidentemente ha iniziato da tempo - senza strumentalizzare situazioni delicate per puri scopi elettorali.”


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