giovedì 22 gennaio 2015

Il PD di Oderzo sta con i lavoratori della SOLE

Lo stabilimento della SOLE a Oderzo
La salute prima di tutto? Certo. Ma se la salute è a posto e non ci sono pericoli, allora è il lavoro la cosa più importante. Il PD di Oderzo condivide le preoccupazioni dei lavoratori della SOLE per la situazione di incertezza creata da tempo intorno all'azienda da ipotesi di emissioni nocive, che però non risultano giustificate in base ai rilievi eseguiti delle autorità sulla qualità dell'atmosfera di Oderzo, in particolare nella zona industriale.

Da quando alcuni cittadini si sono lamentati per gli odori che talvolta circolano in alcune zone della città, la SOLE è stata messa sotto osservazione, in un clima di sospetto che ha incrinato il rapporto con la città e provocato il blocco degli investimenti nello stabilimento di Oderzo da parte dell'azienda. A determinare questa situazione ha contribuito in modo decisivo la scelta dell'Amministrazione comunale di intervenire sul problema costituendosi parte civile presso la Procura.
In questa situazione i lavoratori, che sarebbero i primi a dare l'allarme se ci fosse un vero pericolo per la salute, sono preoccupati soprattutto per la stabilità dell'azienda in cui sono impiegati, che da 50 anni svolge un ruolo centrale nel territorio e da parte della quale – assicurano – ci sono sempre state disponibilità a collaborare e importanti investimenti per la salvaguardia dell'ambiente.
Noi del PD di Oderzo invitiamo l'Amministrazione comunale ad impegnarsi per ristabilire un clima più disteso e maggiormente improntato alla fiducia, accelerando le eventuali verifiche ancora necessarie a evitare rischi per la salute e facendo la propria parte per restituire serenità e prospettive più chiare all'azienda e ai lavoratori. Per questo appoggiamo la loro manifestazione di sabato 24 gennaio, alla quale saremo presenti con alcuni dei nostri iscritti e componenti del direttivo.

Articolo di Giuseppina Piovesana: Tribuna del 22/1 

Lavoratori in marcia per difendere la Sole
Oderzo, sabato corteo fino al municipio e incontro col sindaco: «Esalazioni nocive? Smettano di accusare la nostra ditta»

Mille e cinquecento lavoratori della ditta Sole di Oderzo temono per il loro futuro e chiedono di essere ricevuti dal sindaco. Sabato 24 gennaio dai cancelli della Sole partirà un corteo che raggiungerà il municipio di Oderzo. I lavoratori hanno chiesto un incontro con il sindaco Pietro Dalla Libera, per sapere quali misure l’amministrazione comunale intenda adottare per risolvere la preoccupante situazione. Il problema è nato anni fa, quando su Oderzo e a Camino, hanno iniziato ad essere percepite esalazioni maleodoranti definite “pipì di gatto”. Sono stati fatti rilievi dell’Arpav e le sostanze odorose chiamate mercaptani, sono state ritenute non pericolose. Gli occhi di tutti si sono puntati contro la Sole, in sostanza la ditta è stata
accusata di essere la causa delle esalazioni. C’è stata una denuncia alla Procura della Repubblica ed è in corso un procedimento.
Tutto questo sta mettendo a rischio la produzione: la Sole, dopo le prime polemiche, non ha più fatto investimenti a Oderzo. Si parla invece di investimenti fatti in Serbia, ed i dipendenti temono davvero per il loro futuro.
Per questo i lavoratori, con la Fiom Cigl, ieri hanno distribuito centinaia di volantini in cui invitano la popolazione a partecipare al corteo di sabato prossimo. «Dal 2010», scrivono i lavoratori della Sole nel volantino, «lo stabilimento della Sole è attaccato dai mass media, da gruppi di cittadini e da comitati sugli odori sgradevoli che si sentono a Oderzo. Tutto questo ha portato ad una denuncia alla Procura con conseguente processo contro la proprietà Sole. I lavoratori sono perplessi e preoccupati», affermano i dipendenti, «perché gli accertamenti Arpav e dell’agenzia Echothem di Vicenza hanno dato esito negativo riguardo al rischio per la salute
e per l’ambiente e non è stata rilevata alcuna responsabilità dello stabilimento su
queste emissioni». Si tratta di 1500 lavoratori preoccupati di quello che loro definiscono “accanimento” contro lo stabilimento di Oderzo, e sono a rischio gli investimenti futuri: «Mille e cinquecento lavoratori insieme alle loro famiglie rischiano di perdere il posto di lavoro», si legge nei volantini, «nonostante questo il
Comune di Oderzo e parte dell’opinione pubblica hanno già deciso che le cattive esalazioni provengono dal sito produttivo della Sole».
Da anni si è costituito a Oderzo il gruppo “Oderzo che pppuzza”, che segnala quando
gli odori vengono percepiti e in quale zona. Una partecipazione richiesta anche dall’Usl 9, durante un’assemblea che si era svolta a palazzo Moro a Oderzo. L’impatto sull’attività produttiva, se la Sole decidesse di non fare più investimenti a Oderzo, sarebbe devastante per tutto il territorio: «I lavoratori non vogliono essere strumentalizzati, vogliono che sia fatta chiarezza», affermano i dipendenti della Sole, insieme alla Fiom. Insomma, la preoccupazione dei lavoratori è che le continue polemiche contro l’azienda possano pregiudicare il futuro occupazionale e delle famiglie.

Articolo di Annalisa Fregonese: Gazzettino del 22/1 

Gli operai della Sole sfilano in municipio: «L’azienda non investe per colpa della puzza»

ODERZO - I lavoratori di Sole spa sfileranno in corteo sabato mattina. Dalla sede di via Verdi fino al municipio. Perché la questione degli odori molesti e la relativa vicenda giudiziaria apertasi in tribunale a Treviso starebbe condizionando gli investimenti aziendali. «I dipendenti sono fortemente preoccupati - rivelano fonti sindacali interne alla Sole - perciò abbiamo deciso di fare la manifestazione pubblica». Ieri mattina, mercoledì, hanno fatto un volantinaggio al mercato, spiegando i motivi dell'iniziativa.
«Se fosse vero che le emissioni moleste provengono dalla nostra azienda, dicono, noi lavoratori saremmo i primi a essere coinvolti sul piano della nocività e del danno alla salute. Per contro, stando alla documentazione dell'Arpav e del laboratorio privato Echochem di Vicenza che hanno in mano le parti sindacali, perché anche noi lavoratori ci siamo informati, risulta che le emissioni moleste non sono causate dalla nostra azienda. Ci risulta che i vertici aziendali non siano per niente contenti dell'atteggiamento assunto dal Comune. Né lo siamo noi lavoratori. A Terni il sindaco va a fare le dimostrazioni insieme agli operai delle acciaierie. Da noi il Comune si costituisce parte civile in Tribunale. Forse non si rendono conto che in Sole lavorano 600 persone?».
«Tutto questo accanimento contro lo stabilimento di Oderzo mette a rischio gli investimenti futuri e 1500 lavoratori (tenendo conto dell'indotto ndr) insieme alle loro famiglie rischiano di perdere il lavoro. I lavoratori - sta scritto nel volantino - non
vogliono strumentalizzazioni e pregiudizi ma fatti e chiarezza».
Ancora a novembre 2013 durante l'incontro avvenuto fra l'azienda e la parti sindacali, la società aveva messo al corrente i sindacati della vicenda giudiziaria apertasi. In quella sede i vertici aziendali avevano precisato che riguardo gli investimenti da attuare, la società si riservava le decisioni vista la particolare criticità derivante dalla situazione venutasi a creare. «Nè riusciamo a capire - precisano ancora le nostre fonti sindacali - perchè i nostri colleghi responsabili della sicurezza dei lavoratori non siano mai stati coinvolti durante i sopralluoghi effettuati dai vigili opitergini all'interno dell'azienda. Quando arriva l'Arpav, tanto per fare un esempio, i responsabili della sicurezza vengono convocati». I lavoratori non sono tranquilli. Hanno chiesto un incontro al sindaco Pietro Dalla Libera, i dipendenti Sole lo vorrebbero incontrare al termine della manifestazione.
 

Nessun commento:

Posta un commento