di Eugenio
Luzzu
Si discute di
interventi importanti per l’area del sottopasso Brandolini: il progetto Dario
propone cambiamenti ‘epocali’*, ma non bisogna dimenticare anche cosa serve
tutti i giorni. Per lo stato di manutenzione (o meglio… di “non manutenzione”)
della pista ciclopedonale interna, molti abitanti del quartiere (non solo gli
anziani) hanno qualche timore e difficoltà ad attraversare il sottopasso,
(leggi il testo dell'interrogazione di Eugenio
Luzzu al consiglio comunale)
che spesso è sporco e che la scarsissima illuminazione non basta certo a rendere sicuro. Inoltre da tempo i muri sono completamente imbrattati: se ci fossero solo bei graffiti potrebbe anche andare, ma così...
che spesso è sporco e che la scarsissima illuminazione non basta certo a rendere sicuro. Inoltre da tempo i muri sono completamente imbrattati: se ci fossero solo bei graffiti potrebbe anche andare, ma così...
Dunque, visto
che Oderzo è Sicura (?!?), miglioriamo la situazione della pista ciclopedonale
del sottopasso potenziando l’illuminazione e tenendola pulita. Anche una
semplice imbiancata lo renderà più frequentabile: con poca spesa si può
ottenere un buon risultato. Il tema è molto sentito dai cittadini della zona,
che apprezzerebbero di certo un intervento tempestivo. E magari, poco più
avanti, sistemiamo anche all'imbocco del cancello dal quale le auto entrano al
Brandolini uno specchio che permetta una visuale migliore a tutti, riducendo i
rischi (che adesso sono davvero notevoli...) per i ciclisti.
*Su questo
tema ringraziamo l’arch. Dario per aver sollevato il problema e per aver
proposto una soluzione interessante ma che ci convince solo in parte.
Chiariremo presto la nostra posizione sul tema: aspettiamo solo che Eugenio
Luzzu torni dall’Africa (Senegal) dove si è recato questa settimana per
presentare insieme al collega Giuseppe Zago il loro progetto comune di unità
abitativa autosufficiente sul piano energetico.
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