Il
PD di Oderzo è a disposizione dell’alternativa. Se c’è.
Il PD di
Oderzo lavora per il cambiamento. E non perché siamo spaventati dai
risultati delle recenti amministrative: non siamo tanto miopi da
essere più soddisfatti per aver fatto eleggere molti nuovi sindaci a
livello nazionale, di quanto invece siamo preoccupati per
l’astensionismo e per la sfiducia che monta nei confronti di tutta
la “vecchia” politica. Il fatto che, come PD, per ora ci
salviamo,
non ci rassicura per niente. Per un paese che ha di fronte difficoltà così grandi e prospettive così impegnative non può bastare il senso di responsabilità che a livello nazionale il PD dimostra. Diverse tra le persone sveglie che ci sono nel PD (vedi per esempio QUI) lo hanno riconosciuto con chiarezza: ci vuole più coraggio.
non ci rassicura per niente. Per un paese che ha di fronte difficoltà così grandi e prospettive così impegnative non può bastare il senso di responsabilità che a livello nazionale il PD dimostra. Diverse tra le persone sveglie che ci sono nel PD (vedi per esempio QUI) lo hanno riconosciuto con chiarezza: ci vuole più coraggio.
Noi, a
livello locale, certamente non saremo capaci di provocare da soli il
cambiamento che serve, ma un certo coraggio stiamo provando a farlo
vedere. Al di là delle persone che abbiamo invitato in incontri
pubblici a contribuire alla discussione e alla riflessione (secondo
noi tutte di qualità e di interesse), siamo stati molto attenti alle
questioni amministrative, specialmente grazie allo scrupolo e alla
competenza di Eugenio Luzzu, e abbiamo cercato di restituire stimoli
e fiducia a chi ci è vicino facendo uno sforzo in più per cercare
le persone, per parlare, per ragionare insieme. Naturalmente sappiamo
che questo è solo l’inizio: non solo si deve continuare, ma
sarebbe necessario fare uno sforzo in più.
Per questo
diciamo apertamente che siamo a disposizione del cambiamento. Se a
Oderzo è possibile pensare in prospettiva a un’alternativa per il
governo del territorio, bisogna costruirla con attenzione e per
tempo, mettendo insieme al lavoro persone capaci di risultare
credibili e mettendosi bene d’accordo su idee e progetti. Se non ci
riusciamo avremo di fronte, dopo il secondo mandato di questa
amministrazione, qualcosa di simile a un qualche successore-erede di
Piero Dalla Libera, oppure a una qualche Lega, più o meno
ricostruita, oppure ancora a un qualcos’altro di difficile da
identificare, che esca fuori dalle macerie del PdL. Se c’è
qualcuno (e crediamo siano in parecchi) a cui nessuna di queste
alternative sembra interessante, ci mettiamo a disposizione. Crediamo
di poter servire da base per una proposta che aggreghi le tante
persone di buona volontà, dotate di senso civico e di intelligenza
della cosa pubblica, che possono e hanno voglia di dare un contributo
per cominciare a realizzare qui, a casa nostra, con le possibilità
date dal piccolo grande potere dell’amministrazione locale,
obiettivi che ci mettano in condizione di affrontare meglio i
prossimi anni.
Ma cosa vuol
dire che il PD è a disposizione, che può fare da base? Vuol dire
che siamo tranquillamente disposti a lavorare per una proposta che
metta insieme sensibilità diverse e nella quale il peso e lo spazio
da attribuire al nostro partito (adesso veramente il PD è ancora una
delle poche realtà per cui si può usare questo nome…) si possano
discutere molto liberamente, in funzione della bontà del progetto.
Poi l’unico requisito importante è che la proposta sia davvero di
qualità, che possa davvero risultare prima convincente e poi
concreta nelle realizzazioni. Certamente crediamo che tra di noi ci
siano persone credibili e di valore e che sarebbe un errore non dare
loro, in questo (eventuale) progetto, un ruolo importante. Ma
crediamo che gli ultimi anni ci abbiano insegnato qualcosa: sarebbe
miope da parte nostra non prendere in considerazione seriamente
l’ipotesi che la possibilità del cambiamento passi attraverso un
Pisapia o un De Magistris di casa nostra. Questo è il senso del
nostro essere a disposizione.
Poi sappiamo
bene anche che c’è chi pensa che dal PD non si può cavare fuori
niente di buono, che tra il PD e gli altri “vecchi” partiti non
c’è nessuna differenza e che neanche col PD si può collaborare.
Possiamo anche essere d’accordo con chi dice che è una fortuna che
lo spazio politico lasciato libero dal collasso dei partiti sia
occupato dal movimento 5 stelle e non da qualche gruppo neonazista o
da altri estremisti. Capiamo anche la logica del ragionamento per cui
vale la pena di non allearsi mai con nessuno, visto che così si
riesce a procurarsi l’opportunità di governare da soli Parma (e
Mira e Comacchio…). Ne capiamo la logica tanto da renderci conto
che in base ad essa è giusto, per avere Parma, presentarsi quasi
dovunque, anche dove si hanno pochissime possibilità, anche a costo
di togliere sostegno a qualche buon consigliere o a qualche buon
sindaco a cui si portano via voti importanti: per avere Parma è
giusto sacrificare, per esempio, Fontanelle.
Certo,
possiamo capire questa strategia, ma non siamo d’accordo. Per noi i
27 voti mancati a Mara Maccari a Fontanelle sono un problema: è un
problema il fatto di non poter vedere al lavoro, in un comune del
nostro territorio, una donna intelligente e attiva e il suo gruppo
di persone motivate e piene di iniziativa. E non siamo d’accordo
con l’idea che il PD vada buttato come gli altri partiti: non ci
sembra facile trovare altrove gente come Puppato, Serracchiani,
Stradiotto, Vassallo e altri… (per fare solo qualche nome, restando
perlopiù nel nostro territorio e limitandoci ad alcuni di quelli che
conosciamo meglio e seguiamo di più…). E’ gente di cui ci
fidiamo, a cui saremmo pronti a dare in mano il governo del paese.
Presto, anche subito se occorre. Se invece col tempo altri si
dimostreranno in grado di dare al rinnovamento della politica e alla
soluzione dei problemi un contributo più importante del nostro, lo
riconosceremo onestamente.
Intanto il
PD di Oderzo intende continuare a fare la sua parte: per questo si
rivolge a chiunque sia interessato a un cambiamento dicendo: “Dateci
un’alternativa. Oppure dateci una mano”. La nostra
sede, che di recente alcuni di noi hanno rinnovato, e che abbiamo
“inaugurato” con una bella festa, è aperta e può essere usata
senza condizionamenti e senza particolari impegni. Basta chiedere. E’
la “nostra” sede, frutto di lavoro volontario: chi l’ha messa
insieme ne è ancora giustamente orgoglioso. Anche di questi tempi.
Il direttivo
del circolo PD di ODERZO
Nessun commento:
Posta un commento