lunedì 21 gennaio 2013

FIRMA CONTRO IL GIRAMONTICANO! Il PD di Oderzo aderisce alla campagna.

(l'Accordo di Progetto, generico e apparentemente innocuo, non era comunque passato all'unanimità, come dice il Sindaco: in Consiglio Comunale le opposizioni non avevano votato a favore)
Chi ha partecipato all'incontro sul progetto GIRAMONTICANO organizzato da diverse associazioni opitergine (Cerchio Aperto, Giovani per Oderzo, Piazza del Baratto, Gruppo Acquisto Solidale...) lo scorso mercoledi' 16 a Palazzo Moro, con la presenza del naturalista Michele Zanetti, difficilmente può avere ancora dei dubbi sull'inopportunità di un'opera dannosa quanto costosa.
Per orientarsi in questo senso era già sufficiente l'articolato ragionamento proposto da Roberto Zanardo sul sito del Cerchio Aperto (il link è QUI). Per convincersi definitivamente è bastato ascoltare il lucido e competente esame del prof. Zanetti (non lo riassumiamo perchè potete sentire e vedere tutto QUI grazie alle riprese di KantiereMisto). Con grande chiarezza Zanetti ha demolito, ci pare, ogni possibile argomento a favore del GIRAMONTICANO, mettendo chiaramente in imbarazzo i sindaci di Gorgo e Oderzo, che hanno faticato a trovare delle ragioni per difendersi e si sono nascosti dietro la propria buona fede.
D'accordo, della buona fede possiamo non dubitare. Ma su altre cose abbiamo parecchi dubbi: come minimo sul modo in cui questi sindaci hanno fatto la loro scelta, senza consultare prima degli esperti che potessero valutare l'intervento in rapporto all'ambiente; sul modo in cui hanno fatto circolare il progetto, in modo da permettere alla cittadinanza di formarsi un giudizio ed eventualmente di esprimere la propria critica.
Ma nessuno si è accorto di niente? Sì: per esempio una cittadina particolarmente attenta aveva percepito il pericolo già nel febbraio 2012 e aveva scritto una lettera allarmata al Presidente della Regione Veneto, Zaia, per riceverne in risposta soltanto un evasivo ringraziamento. Ma è vero che la maggior parte dei cittadini si è resa conto del problema solo quando i lavori sono iniziati e si è potuto vedere qualche primo esempio dei risultati.
Ed è proprio vero che il Consiglio Comunale di Oderzo ha approvato all'unanimità l'iniziativa, come ha dichiarato il Sindaco dalla Libera in coda all'incontro di mercoledì 16, dichiarazione riportata da Annalisa Fregonese sul Gazzettino del 19 gennaio? No. Ma andiamo per ordine.
1 – 11/5/2009: la Giunta comunale vede e approva il progetto preliminare dello studio Pescarollo per il GiraMonticano (delibera 97-09). Ma è una scelta che ancora non impegna nessuno.
2 – 5/5/2010: il Consiglio Comunale approva all'unanimità la costituzione dell'IPA (Intesa Programmatica d'Area). Con questa decisione i comuni di Oderzo, Motta, Gorgo e Fontanelle semplicemente si mettono d'accordo per elaborare insieme progetti comuni per richiedere finanziamenti all'Unione Europea. Voti ovviamente favorevoli anche dai tre consiglieri del PD: Luzzu, Campigotto e Freschi.
3 – 30/8/2010: la Giunta comunale approva la delibera che permette all'Amministrazione di firmare l'Accordo di Programma con gli altri comuni per la realizzazione del GiraMonticano, di cui intanto lo studio Pescarollo elabora e consegna il progetto definitivo. Ma questo accordo, firmato poco dopo, il 2/9, dice solo che “il Progetto “GiraMonticano”è finalizzato a realizzare un itinerario/percorso a valenza turistico ricreativa finalizzato alla fruizione e valorizzazione degli ambiti naturalistici e storico-culturali del territorio”. Quale consigliere avrebbe votato sensatamente contro questo accordo così generico e pieno di buone intenzioni? Nessuno, specialmente senza vedere i dettagli del progetto. Ma chi li ha visti i dettagli? E' stata fornita per tempo copia del progetto ai consiglieri comunali? Ci risulta di no.
4 – 8/9/2010: l'Accordo di programma viene portato in Consiglio Comunale. Purtroppo per un problema di registrazione manca il verbale dettagliato della seduta, ma la delibera chiarisce che nessuna delle opposizioni vota a favore: evidentemente, dato che il testo era sostanzialmente condivisibile in linea di principio, anche perchè molto generico, lo abbiamo fatto per prudenza e in attesa di conoscere i dettagli dell'intervento, in cui qualcosa non ci era sembrato chiaro.

Dunque ci sembra proprio che il Comune abbia la responsabilità di avere coinvolto troppo poco sia le persone più competenti che i cittadini più coinvolti e in grado di dare un giudizio di merito. Basti pensare che, mentre il sindaco di Gorgo si è difeso a lungo sostenendo, contro una serie di obiezioni, che il progetto non è quello di una pista ciclabile, il comunicato del Comune di Oderzo parla proprio di “pista ciclo-pedonale”, come si può vedere QUI. Si tratta quantomeno di un modo di informare poco chiaro.
Per concludere, ripetiamo la nostra valutazione: se si vuole veramente mettere alla prova il proprio progetto bisogna sottoporlo a un controllo severo da parte di esperti e darne conto alla popolazione in modo chiaro. E naturalmente ribadiamo anche il nostro giudizio negativo sul progetto per il modo in cui si è concretizzato: crediamo che il comitato e le associazioni che si oppongono al GiraMonticano abbiano tutte le ragioni a non volere che l'argine sia toccato, a chiedere che il progetto si fermi e venga convertito in un altro tipo di intervento più rispettoso della condizione naturale del luogo. Ad esempio si potrebbe, al posto della pista in conglomerato ‘ecologico’ livellare la sommità arginale (colmare buche, rettificare qualche dosso, rendere meglio praticabili alcuni passaggi con riporto terra ecc..), quindi completare la semina del tappeto erboso e curarne la manutenzione per diversi anni: infatti il taglio frequente incrementa il cotico erboso trasformandolo in un vero e proprio ‘green’ così da poter essere percorso anche dopo precipitazioni importanti. Ovviamente a piedi: le piste ciclabili si possono realizzare, come più volte proposto, ai piedi dell’argine dove spesso ci sono già strade di campagna.

Naturalmente invitiamo tutti a dare sostegno alla protesta del comitato e a firmare l'appello contro la realizzazione del progetto

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