domenica 12 aprile 2015

ELEMOSINA ELETTORALE – la regione Veneto regala milioni a pioggia senza criterio. E – tra l'altro – ZERO EURO a Oderzo e Motta


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Scarica a questo link l'allegato allo scandaloso emendamento al bilancio regionale approvato lo scorso 10 aprile (ci vuole un minuto, sono 7 mega)

Il 10 aprile la maggioranza che governa la regione Veneto approva un emendamento al bilancio che distribuisce all'ultimo minuto in pieno clima elettorale oltre 50 milioni di euro ai soggetti più disparati: campanili e parrocchie, associazioni e feste, gruppi sportivi e volontariato, iniziative culturali (forse di qualche valore ma forse anche no...) e ospedali. E al territorio di Oderzo e Motta? ZERO, NIENTE!
I nostri concittadini dovrebbero capire che, anche in termini di pura convenienza elettorale (logica politica che naturalmente rifiutiamo in linea di principio) essere troppo fedeli a Zaia e alla Lega non porta vantaggi. Potete scaricare l'allegato a questo link.
Qualche esempio? 34 mila Euro al pullmino per “Radio Birikina”, 19800 per la rievocazione della battaglia di Castagnaro (Verona), 12 mila per il sito internet del comune di Erbezzo (Verona, 759 abitanti), 50 mila ai bersaglieri di S.Donà per il raduno nazionale e pubblicazioni varie, 40 mila al basket Bears di Isola vicentina per un pullmino per disabili, 30 mila + 30 mila ai comuni di Granze e Gazzo (Padova), per iniziative culturali e per il progetto “Divertiamoci insieme”, 60 mila per il birrificio di Monfumo.
Saranno anche tutti (proprio tutti?) soggetti che di questi soldi avevano bisogno, che forse ne avevano diritto, non possiamo discutere i singoli casi che non conosciamo, anche se ciascuno di noi può pensare facilmente a molti altri enti e iniziative che avrebbero avuto bisogno e diritto a un po' di sostegno. Ma il fatto evidente è che la scelta, per i tempi e i modi in cui viene fatta, si rivela una pura speculazione elettorale nei confronti di un territorio in cui è chiaro che molte associazioni e istituzioni avrebbero estremo e legittimo bisogno di aiuto e finanziamenti, ma la regione, invece di pianificare e fare delle scelte strategiche, distribuisce qualche briciola, alcune abbastanza sostanziose, in base a ragioni che appaiono verosimilmente di pura clientela elettorale: nessun progetto, nessun criterio, evidentemente solo una “mancia” per cercare di tenersi un po' di voti.
Il miglior commento a tutto questo è l'attenta relazione dei consiglieri del PD Lucio Tiozzo e Piero Ruzzante sull'impianto complessivo della finanziaria regionale per il 2015. Ve la riportiamo qui sotto.

APPROVAZIONE BILANCIO E FINANZIARIA REGIONALE 2015.
TIOZZO E RUZZANTE (PD): “CENTRODESTRA DISSOLTO E MARCHETTARO. SIAMO L’UNICA FORZA DI GOVERNO DELLA REGIONE”.
Mentre il Veneto reclama più interventi e risorse per lo sviluppo economico, la salvaguardia dell’occupazione, i servizi sociali ed il sostegno alle famiglie piegate dalla crisi, la maggioranza di centrodestra ha deciso di salvare solo se stessa. Il prezzo è altissimo e vergognoso, con un maxiemendamento alla Finanziaria di oltre 50 milioni di euro che hanno il sapore dell’insulto: una montagna di soldi dispensati a pioggia, in mille rivoli, senza criterio se non quello della marchetta elettorale. Era questo l’unico modo per tenere assieme una maggioranza ormai dissolta: il risultato è quello di una manovra che rappresenta sicuramente una delle pagine più nere della storia della Regione”.
Questo il commento di Lucio Tiozzo (capogruppo del PD in Consiglio regionale) e Piero Ruzzante (vice presidente della Commissione Bilancio e relatore di minoranza alla manovra) dopo l’approvazione del Bilancio e della Finanziaria regionale 2015.
Essere forza di governo è un’altra cosa: significa avere una visione di insieme, un progetto chiaro per il rilancio del Veneto e tradurlo in misure ed interventi concreti. Significa avere responsabilità, soprattutto in una fase cruciale come il bilancio. Come PD potevamo scegliere di tirare i remi in barca e di assistere passivi ad un’agonia che sarebbe durata ancora a lungo, molto più a lungo di questo ritardo nell’approvazione del bilancio che già è colossale e che pone ancora una volta il Veneto agli ultimissimi posti in Italia. Potevamo insomma, alla vigilia delle elezioni, lucrare sulle disgrazie politiche altrui. Abbiamo invece scelto di lavorare e battagliare con determinazione per evitare che i cittadini e le imprese del Veneto rimanessero per altri mesi senza un minimo di programmazione e risorse. Neppure il presidente Zaia ha mai avuto il coraggio di stare in aula e di combattere per questo obiettivo: ha vergognosamente abbandonato la nave prima di tutti. Di fronte a questo scenario, non abbiamo dubbi che il PD sia davvero l’unica forza di governo del Veneto”.
Con i nostri emendamenti - evidenziano Tiozzo e Ruzzante - abbiamo concentrato gli sforzi su una serie di emergenze, riuscendo ad ottenere significativi aumenti di risorse rispetto a quanto la Giunta Zaia aveva previsto in origine. Possiamo insomma andare a testa alta, nella certezza che, dopo questo bilancio, diventa più che mai indispensabile un radicale cambio di governo del Veneto”.

I RISULTATI DELLA MANOVRA EMENDATIVA DEL PD
Nell’elenco degli emendamenti del PD che sono stati accolti a bilancio spiccano, per dimensione di stanziamento, quello per il settore della formazione professionale (+ 5 milioni rispetto alla proposta di Giunta) e quello che garantisce il sostegno ad 800 bambini veneti con disabilità sensoriali (+6 milioni): risorse che salvaguardano sia i servizi che il mantenimento dei livelli occupazionali degli addetti in questi delicati ambiti.
SOCIALE: il PD ha ottenuto aumenti sul fronte del contrasto alla violenza sulle donne (+ 350 mila euro rispetto ai 50 inizialmente previsti), e a sostegno delle vittime della tratta (portando ad un aumento degli stanziamenti, da 100 a 150 mila euro). Per la povertà estrema i democratici sono riusciti a cancellare lo zero iniziale e a destinare una somma pari a 50 mila euro. Altri stanziamenti fissati a bilancio sono a favore di ENS (Ente nazionale sordi, 100 mila euro) e UIC (Unione italiana ciechi, 100 mila euro). E’ stata inoltre approvata con la Finanziaria la misura proposta dal PD che stabilisce l’esenzione totale del bollo auto per le Onlus che svolgono servizi di trasporto per anziani e disabili.
“Tra le note negative – puntualizza da parte sua Claudio Sinigaglia, vice presidente della Commissione Sociosanitaria – resta l’assenza, all’interno del Fondo per la non autosufficienza, di risorse per aiutare le famiglie nel pagamento delle rette delle case di riposo. Su questo punto il centrodestra non ha voluto fare uno sforzo che era invece doveroso”.
LAVORO E IMPRESE: tra le proposte dei democratici che sono state approvate, rientra lo stanziamento di 1 milione per Veneto Nanotech cui si aggiunge il via libera per un aumento di capitale sociale pari a 350 mila euro: ”si tratta di una boccata d’ossigeno essenziale - sottolineano i consiglieri del PD - che consentirà il rilancio di questa importante realtà per la ricerca e l’innovazione in Veneto”. Un altro emendamento andato a segno riguarda invece il sostegno all’associazionismo cooperativo (+ 200 mila euro).
Il PD ha inoltre promosso due ordini del giorno approvati dall’aula e collegati alla manovra. Il primo concerne la cassa integrazione in deroga ed impegna la Regione a rendere immediatamente disponibili ed operativi i fondi, “ovvero un minuto dopo l’assegnazione da parte del governo – spiega il consigliere PD, Roberto Fasoli – e senza quelle lungaggini che penalizzano lavoratori già duramente colpiti dalla crisi. L’impegno della Regione sarà al tempo stesso quello di stringere accordi con gli istituti bancari per garantire forme di anticipazione in grado di salvaguardare i sostegni a chi ha perso il lavoro”. Il secondo ordine del giorno entra nel merito del tema della sicurezza nei posti di lavoro, con l’impegno al potenziamento delle attività ispettive. “Rimane forte l’insoddisfazione – rimarcano gli esponenti del gruppo PD – per la totale mancanza di risorse che erano a nostro avviso necessarie per rafforzare e favorire, attraverso i Confidi, l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, soprattutto quelle artigiane”.
SICUREZZA: “Se Zaia aveva proposto per la sicurezza ed il presidio dei territori la miseria di 60 mila euro di stanziamenti, noi, assieme a tutte le opposizioni, abbiamo dato vita ad un pressing che ha prodotto complessivamente un ammontare di risorse pari a 7,5 milioni. A testimonianza - sottolineano Tiozzo e Ruzzante - che dalle belle parole sulla difesa dei cittadini da ogni forma di criminalità bisogna saper passare ai fatti concreti. Cosa che Zaia non avrebbe fatto senza questo nostro pressing”.
Sempre su questo fronte va registrata l’approvazione dello stanziamento di 100 mila euro per dare attuazione alla legge per la lotta alla criminalità organizzata, normativa varata nel corso di questa legislatura proprio grazie alla proposta e al lavoro di stesura svolto dal PD.
AMBIENTE E AGRICOLTURA: Per la tutela degli arenili e il loro ripascimento, il PD è riuscito ad ottenere uno stanziamento di 3 milioni di euro. A questi si aggiunge 1 milione che verrà destinato ai Comuni, per la raccolta del materiale spiaggiato. Si tratta di due fronti di azione essenziali, sia per difesa delle nostre fasce costiere che per scongiurare danni e penalizzazioni alla imminente apertura della stagione balneare. Per il mondo agricolo invece “è significativo il completamento del processo di riforma di Veneto Agricoltura. Con la nostra azione – spiega Graziano Azzalin, vice presidente della Commissione che si occupa del settore - abbiamo infatti risolto in modo efficace il problema sollevato dallo Stato con un’impugnativa e legato alla collocazione dei dipendenti”.
ENTI LOCALI E SERVIZI: Per l’attuazione della legge che riconosce l’autonomia della Provincia di Belluno e garantire l’esercizio delle nuove funzioni sono stati assegnati, su proposta sostenuta dal PD, 2 milioni di euro. Democratici protagonisti anche nella stesura di due ordini del giorno approvati dall’aula. Da un lato il documento che impegna la Giunta ad aprire un tavolo di concertazione con Poste Italiane e le amministrazioni locali per assicurare anche nei piccoli Comuni la presenza degli uffici postali, dotandoli di servizi aggiuntivi e di pubblica utilità. Un secondo ordine del giorno pone invece l’attenzione sui ritardi nell’erogazione dei fondi a favore degli enti accreditati che gestiscono progetti di servizio civile regionale. L’impegno cui viene richiamata la Giunta è di garantire urgentemente e in modo continuativo questi fondi, “indispensabili per mantenere viva una vasta rete di servizi (svolti presso varie strutture, dalle case di riposo ai Comuni, dalle cooperative sociali alle università e alle organizzazioni di volontariato) che rappresentano una risorsa fondamentale per salvaguardare al meglio il tessuto sociale del Veneto”.
Dai democratici giunge infine la forte critica per l’assenza di contributi a bilancio per garantire le borse di studio, per merito e necessità economica, agli studenti universitari.

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