martedì 7 aprile 2015

IL PORTA A PORTA SPINTO COSTA MENO? Grazie, ci eravamo arrivati da soli e lo avevamo detto...

Avevamo fatto bene i nostri calcoli e, permetteteci, lo diciamo da un pezzo che con una raccolta meglio differenziata grazie al porta a porta spinto si risparmia, in prospettiva ma anche nell'immediato. Due mesi fa lo aveva spiegato QUI Eugenio Luzzu e non aveva ottenuto altrattanta visibilità. Sarebbe onesto almeno riconoscerlo, da parte di Vallardi e di altri. Qui sotto l'articolo del Gazzettino del 27 marzo.
VALLARDI (CIT) «Presto Oderzo adotterà il nuovo sistema»
IL SINDACO «In ogni caso non ci saranno dei costi aggiuntivi»
ADDIO Con il nuovo sistema di raccolta sparirebbero i vecchi cassonetti

IL CIT - «Ricerchiamo la collaborazione»
Porta-a-porta"spinto" con lo sconto in bolletta
Annalisa Fregonese (Gazzettino , 27 marzo)
ODERZO - Rifiuti: se si dovesse passare al metodo della raccolta porta-a-porta spinto non ci dovranno essere costi aggiuntivi per i cittadini. Oderzo è l'unico comune ad essere rimasto con il servizio della raccolta differenziata fra i 44 Comuni che ricadono sotto il coordinamento del Cit. Un servizio che, dal 2016, potrebbe cambiare, con l'introduzione del porta - a - porta spinto. Starebbe per cadere l'ultimo baluardo, quello dei costi.
L'amministrazione opitergina si è sempre rifiutata di passare al nuovo metodo perchè, a dire del sindaco Pietro Dalla Libera, questo costerebbe di più rispetto all'attuale raccolta. Con i nuovi piani finanziari elaborati da Cit e da Savno, il porta-a-porta spinto verrebbe addirittura a costare meno del servizio attuale. In municipio a Oderzo hanno messo le mani avanti, votando una clausola a tutela dei cittadini. «Se per forza di cose si dovesse adottare il sistema del porta-a-porta spinto – spiega Dalla Libera - abbiamo stabilito che non ci dovranno essere costi aggiuntivi per i cittadini». In sostanza, la bolletta non dovrà lievitare come, invece, è avvenuto in altre realtà dove famiglie ed attività si sono dovute sobbarcare i costi di avvio del servizio, fra i quali ad esempio l'acquisto dei nuovi bidoni. «Premesso, il Cit non obbliga nessuno - chiosa conciliante Giampaolo Vallardi, presidente del Cit -.
Il Consorzio ha sempre ricercato la collaborazione dei sindaci. Chiarito questo, sono convinto che presto Oderzo adotterà il nuovo sistema. Perchè i costi non sono più elevati della raccolta differenziata, anzi, siamo a un 7,18% in meno. Non è una percentuale arrivata chissà come, bensì il risultato di azioni svolte su più fronti. Ad esempio siamo andati in gara con la raccolta del secco, e ciò ha comportato un risparmio. Siamo entrati in compartecipazione nella gestione di un impianto a Maniago, dove conferire il rifiuto umido, ed anche questo ha determinato meno costi. Sono state effettuate delle razionalizzazioni di spesa in Savno, che è la nostra partecipata nonché braccio operativo. Tutto ciò è stato detto al Comune di Oderzo. Ecco perchè confido che quanto prima adottino il sistema degli altri Comuni».
Per parte sua il sindaco Pietro Dalla Libera l'ha sempre detto: «Non sono contro il porta-a-porta spinto tout court. La mia preoccupazione è che costi di più». Fatti i piani finanziari per l'anno in corso, è probabile che l'operatività scatti al 2016. Una buona fetta di opitergini vorrebbe proprio questo sistema. Soprattutto per evitare l'utilizzo improprio delle piazzole ecologiche, sia da parte dei residenti che dei «foresti» che arrivano da fuori.

Poi Gabrielli continua con la sua battaglia sui costi: vedremo se le sue indicazioni produrranno qualche risparmio...

Gabrielli attacca il Cit:
«Aumenti del 10% sugli svuotamenti»
FONTANELLE – (an.fr.) Ha fatto le pulci ai bilanci di Savno. Li ha comparati con le tariffe dell'immondizia in vigore in Svizzera ma anche nel veronese. E non si è risparmiato nel mettere sotto accusa i conti di Savno. Mario Gabrielli, consigliere provinciale, nonché coordinatore del gruppo di minoranza.
Vivere Fontanelle, venerdì sera non le ha certo mandate a dire a Giampaolo Vallardi, presidente del Cit e Lorenzo Burgio, presidente di Savno. A fronte dei risparmi prospettati dal senatore Vallardi, con un meno 7,18% sulle future bollette dell'immondizia,
Gabrielli ha replicato: «Ma perchè non parlate del fatto che quest'anno avete aumentato del 10% i costi degli svuotamenti? Se nel 2016 ci sarà il taglio del 7,18%, non basterà a compensare l'aumento attuale». Gabrielli non ha messo in discussione l'efficienza del servizio, bensì i costi in bolletta. Gabrielli per decenni si è occupato del controllo di gestione della Plastal (la grande azienda di Oderzo, oggi Sole spa, dove si fatturano milioni). Dunque i meccanismi di un bilancio li conosce a menadito. «I bilanci – ha rilanciato - vanno gestiti mese per mese, non per anno. Non si possono pagare tasse su perdite che vengono presunte perchè non si ha la situazione aggiornata mese per mese. Questi sono costi che poi gravano sui cittadini». Da parte sua Vallardi ha ribadito le manovre in cantiere per ridurre i costi. Come quella di arrivare a una tariffa unica per tutti i 44 Comuni del bacino. E ha pure invitato Gabrielli ha fornire i suoi consigli a Savno.

Ultimi sviluppi del dopo Pasqua (8 aprile) 


Gazzettino 8 aprile
Cassonetti strapieni dopo le feste:
«Serve una raccolta supplementare»
ODERZO - (an.fr.) Cassonetti stracolmi: alcune isole ecologiche opitergine ieri si presentavano in condizioni indescrivibili. Complici le festività, con i camion della nettezza urbana che lunedì mattina non sono passati, i cassonetti - in massima parte quelli della plastica - erano stracolmi. Le immagini hanno fatto il giro su Facebook, fra l'indignazione generale. A commentare a voce anche molti altri opitergini, che il web neppure lo praticano, indignati fin sopra ai capelli. «Paghiamo fior di quattrini per l'asporto dei rifiuti - era il commento che andava per la maggiore - ma perché in Savno non si organizzano per un passaggio supplementare?». Sembra questa la banalità delle banalità, ma evidentemente non è così. Oderzo è l'unica città ad essere rimasta con la raccolta tradizionale in tutti i 44 Comuni del Cit. Negli altri c'è il porta-a-porta spinto, perciò l'immondizia le famiglie se la tengono in casa in attesa del primo giorno utile per la raccolta. Nella città opitergina ci sono le campane ma non tutte sono utilizzate allo stesso modo. Ci sono alcune isole - vuoi per il fatto di essere situate in quartieri molto popolosi o in zone di frequente passaggio – che sono assai più utilizzate di altre. È il caso di via Ippodromo Vecchio, di via Cesare Battisti, di via Sordello, tanto per citarne alcune. Ad essere insufficienti soprattutto le campane della plastica. Poiché la situazione si verifica poche volte all'anno: Natale, Pasqua, Ferragosto, forse non è impossibile organizzare - dice più di qualche cittadino - uno svuotamento supplementare il pomeriggio che precede la festività. Ne va dell'immagine della città. Lo "spettacolo" che offriva ieri l'isola di via Ippodromo Vecchio, uno dei principali ingressi stradali di Oderzo, era tutt'altro che edificante.

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