Avevamo
fatto bene i nostri calcoli e, permetteteci, lo diciamo da un pezzo
che con una raccolta meglio differenziata grazie al porta a porta
spinto si risparmia, in prospettiva ma anche nell'immediato. Due mesi
fa lo aveva spiegato QUI
Eugenio Luzzu e non aveva ottenuto altrattanta visibilità. Sarebbe
onesto almeno riconoscerlo, da parte di Vallardi e di altri. Qui sotto l'articolo del Gazzettino del 27 marzo.
VALLARDI
(CIT) «Presto Oderzo adotterà il nuovo sistema»
IL
SINDACO «In ogni caso non ci saranno dei costi aggiuntivi»
ADDIO
Con il nuovo sistema di raccolta sparirebbero i vecchi cassonetti
IL
CIT - «Ricerchiamo la collaborazione»
Porta-a-porta"spinto"
con lo sconto in bolletta
Annalisa
Fregonese (Gazzettino , 27 marzo)
ODERZO
- Rifiuti: se si dovesse passare al metodo della raccolta
porta-a-porta spinto non ci dovranno essere costi aggiuntivi per i
cittadini. Oderzo è l'unico comune ad essere rimasto con il servizio
della raccolta differenziata fra i 44 Comuni che ricadono sotto il
coordinamento del Cit. Un servizio che, dal 2016, potrebbe cambiare,
con l'introduzione del porta - a - porta spinto. Starebbe per cadere
l'ultimo baluardo, quello dei costi.
L'amministrazione
opitergina si è sempre rifiutata di passare al nuovo metodo perchè,
a dire del sindaco Pietro Dalla Libera, questo costerebbe di più
rispetto all'attuale raccolta. Con i nuovi piani finanziari elaborati
da Cit e da Savno, il porta-a-porta spinto verrebbe addirittura a
costare meno del servizio attuale. In municipio a Oderzo hanno messo
le mani avanti, votando una clausola a tutela dei cittadini. «Se per
forza di cose si dovesse adottare il sistema del porta-a-porta spinto
– spiega Dalla Libera - abbiamo stabilito che non ci dovranno
essere costi aggiuntivi per i cittadini». In sostanza, la bolletta
non dovrà lievitare come, invece, è avvenuto in altre realtà dove
famiglie ed attività si sono dovute sobbarcare i costi di avvio del
servizio, fra i quali ad esempio l'acquisto dei nuovi bidoni.
«Premesso, il Cit non obbliga nessuno - chiosa conciliante Giampaolo
Vallardi, presidente del Cit -.
Il
Consorzio ha sempre ricercato la collaborazione dei sindaci. Chiarito
questo, sono convinto che presto Oderzo adotterà il nuovo sistema.
Perchè i costi non sono più elevati della raccolta differenziata,
anzi, siamo a un 7,18% in meno. Non è una percentuale arrivata
chissà come, bensì il risultato di azioni svolte su più fronti. Ad
esempio siamo andati in gara con la raccolta del secco, e ciò ha
comportato un risparmio. Siamo entrati in compartecipazione nella
gestione di un impianto a Maniago, dove conferire il rifiuto umido,
ed anche questo ha determinato meno costi. Sono state effettuate
delle razionalizzazioni di spesa in Savno, che è la nostra
partecipata nonché braccio operativo. Tutto ciò è stato detto al
Comune di Oderzo. Ecco perchè confido che quanto prima adottino il
sistema degli altri Comuni».
Per
parte sua il sindaco Pietro Dalla Libera l'ha sempre detto: «Non
sono contro il porta-a-porta spinto tout court. La mia preoccupazione
è che costi di più». Fatti i piani finanziari per l'anno in corso,
è probabile che l'operatività scatti al 2016. Una buona fetta di
opitergini vorrebbe proprio questo sistema. Soprattutto per evitare
l'utilizzo improprio delle piazzole ecologiche, sia da parte dei
residenti che dei «foresti» che arrivano da fuori.
Poi
Gabrielli continua con la sua battaglia sui costi: vedremo se le sue
indicazioni produrranno qualche risparmio...
Gabrielli
attacca il Cit:
«Aumenti
del 10% sugli svuotamenti»
FONTANELLE
– (an.fr.) Ha fatto le pulci ai bilanci di Savno. Li ha comparati
con le tariffe dell'immondizia in vigore in Svizzera ma anche nel
veronese. E non si è risparmiato nel mettere sotto accusa i conti di
Savno. Mario Gabrielli, consigliere provinciale, nonché coordinatore
del gruppo di minoranza.
Vivere
Fontanelle, venerdì sera non le ha certo mandate a dire a Giampaolo
Vallardi, presidente del Cit e Lorenzo Burgio, presidente di Savno. A
fronte dei risparmi prospettati dal senatore Vallardi, con un meno
7,18% sulle future bollette dell'immondizia,
Gabrielli
ha replicato: «Ma perchè non parlate del fatto che quest'anno avete
aumentato del 10% i costi degli svuotamenti? Se nel 2016 ci sarà il
taglio del 7,18%, non basterà a compensare l'aumento attuale».
Gabrielli non ha messo in discussione l'efficienza del servizio,
bensì i costi in bolletta. Gabrielli per decenni si è occupato del
controllo di gestione della Plastal (la grande azienda di Oderzo,
oggi Sole spa, dove si fatturano milioni). Dunque i meccanismi di un
bilancio li conosce a menadito. «I bilanci – ha rilanciato - vanno
gestiti mese per mese, non per anno. Non si possono pagare tasse su
perdite che vengono presunte perchè non si ha la situazione
aggiornata mese per mese. Questi sono costi che poi gravano sui
cittadini». Da parte sua Vallardi ha ribadito le manovre in cantiere
per ridurre i costi. Come quella di arrivare a una tariffa unica per
tutti i 44 Comuni del bacino. E ha pure invitato Gabrielli ha fornire
i suoi consigli a Savno.
Ultimi sviluppi del dopo Pasqua (8 aprile)
Ultimi sviluppi del dopo Pasqua (8 aprile)
Gazzettino
8 aprile
Cassonetti
strapieni dopo le feste:
«Serve
una raccolta supplementare»
ODERZO
- (an.fr.) Cassonetti stracolmi: alcune isole ecologiche
opitergine ieri si presentavano in condizioni indescrivibili.
Complici le festività, con i camion della nettezza urbana che lunedì
mattina non sono passati, i cassonetti - in massima parte quelli
della plastica - erano stracolmi. Le immagini hanno fatto il giro su
Facebook, fra l'indignazione generale. A commentare a voce anche
molti altri opitergini, che il web neppure lo praticano, indignati
fin sopra ai capelli. «Paghiamo fior di quattrini per l'asporto dei
rifiuti - era il commento che andava per la maggiore - ma perché in
Savno non si organizzano per un passaggio supplementare?». Sembra
questa la banalità delle banalità, ma evidentemente non è così.
Oderzo è l'unica città ad essere rimasta con la raccolta
tradizionale in tutti i 44 Comuni del Cit. Negli altri c'è il
porta-a-porta spinto, perciò l'immondizia le famiglie se la tengono
in casa in attesa del primo giorno utile per la raccolta. Nella città
opitergina ci sono le campane ma non tutte sono utilizzate allo
stesso modo. Ci sono alcune isole - vuoi per il fatto di essere
situate in quartieri molto popolosi o in zone di frequente passaggio
– che sono assai più utilizzate di altre. È il caso di via
Ippodromo Vecchio, di via Cesare Battisti, di via Sordello, tanto per
citarne alcune. Ad essere insufficienti soprattutto le campane della
plastica. Poiché la situazione si verifica poche volte all'anno:
Natale, Pasqua, Ferragosto, forse non è impossibile organizzare -
dice più di qualche cittadino - uno svuotamento supplementare il
pomeriggio che precede la festività. Ne va dell'immagine della
città. Lo "spettacolo" che offriva ieri l'isola di via
Ippodromo Vecchio, uno dei principali ingressi stradali di Oderzo,
era tutt'altro che edificante.
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