Sabato
scorso è scomparso, a 74 anni, Renato Donazzon, sindacalista e
politico nato a Mansuè e attivo per tutta la sua vita sia nella
sinistra Piave, specialmente nell'area del coneglianese e del
vittoriese, sia a livello nazionale come deputato del PCI e poi del
PDS negli anni '80-'90.
Un uomo che ha lasciato tracce profonde in
chi lo ha conosciuto e ha collaborato con lui. Linko qui lapagina del PD provinciale, che riporta molti saluti e
ricordi (Floriana Casellato, Laura Puppato, Giovanni Tonella, Daniele
Ceschin e altri) ma linko anche direttamente il ricordo di Isabella Gianelloni del Pd
di Conegliano (dal suo blog), quello che mi pare forse il più personale tra tutti
quelli che ho letto e dal quale ho tratto le parole che danno il titolo a questo post.
Personalmente
ho avuto il modo e la fortuna di conoscere Renato Donazzon negli
scorsi anni, quando con grande disponibilità e costanza faceva
lezione all'università popolare dell'AUSER, trasmettendo sempre con
semplicità e profondità il senso della propria vocazione al lavoro
per la comunità. Uso abbastanza spesso qualche passo dei suoi libri
a scuola, per far capire ai ragazzi cosa è stato lo sviluppo
industriale in casa nostra e quanto importante sia stato il ruolo
giocato dal sindacato e dalla
politica negli anni della trasformazione. Anche il saluto del PD di Oderzo è commosso e affettuoso.
(ab)
Nessun commento:
Posta un commento