Riportiamo
anche l'articolo della Tribuna sulle primarie. Alcuni passaggi
secondo me (me: A.B.) vanno presi con le pinze, come quello relativo
al "boicottaggio" da parte dei renziani che, per quanto ne
so, non c'è stato. Piuttosto, come si è visto dai quotidiani,
almeno un po' di polemica siamo riusciti a tirarcela su, anche se
(per me) non era proprio del tutto necessario. Ma almeno abbiamo
modo, sebbene in tempi brevi, di scegliere fra alcuni nomi e di
valutare la consistenza delle proposte. Qui vedete la pagina.
All'interno il testo dell'articolo.
LA
CORSA AL PARLAMENTO »SI VOTA IL 30 DICEMBRE
di
Alessandro Zago – La Tribuna di Treviso – 23-12-12
Primarie
del Pd per la scelta dei candidati per le elezioni politiche del
2013: sono in nove a scendere in campo nella Marca per la
consultazione popolare del 30 dicembre, dalla quale emergeranno i
nomi per la formazione delle liste per Camera e Senato del collegio
Veneto 2 (comprende Marca, Veneziano e Bellunese). I trevigiani in
pista per le primarie sono nove, ma ad essi va ad aggiungersi il nome
di Laura Puppato, che però è stata «nominata» dal partito, ossia
blindata nel futuro listino personale di Bersani, il tutto dopo aver
chiesto e ottenuto (come la Casellato, sindaco di Maserada) la
necessaria deroga essendo consigliere regionale. Ieri alle ore 20 si
sono chiusi i termini per presentare le 70 firme necessarie per
candidarsi. In tutto sono state raccolte 1.177 firme per 9 candidati.
Ecco i trevigiani per le primarie del Pd: Giovanni Tonella (area
capoluogo) bersaniano, Franco Zanata (Treviso sud) area democratica,
Claudio Niero (Treviso nord) bersaniano, Claudio Dus (Sinistra piave)
bindiano, Daniele Ceschin (Pedemontana solighese) puppatiano, Barbara
De Nardi (Pedemontana vittoriese) bersaniana, Carola Arena (Treviso
sud) area Marino, Simonetta Rubinato (Treviso sud) moderati Pd,
Floriana Casellato (Destra piave) bersaniana. C’è anche da notare
che una zona strategica come la Destra Piave è rappresentata solo
dalla Casellato, mentre la Castellana è addirittura assente. Il
motivo? L’ex segretario provinciale del Pd Enrico Quarello avrebbe
posto il veto a qualsiasi candidatura per traghettare i voti bindiani
di Castelfranco su Floriana Casellato. È stata intanto messa la
parola fine sulla querelle che ha tenuto banco intorno al gran
rifiuto di Simonetta Rubinato, sindaco di Roncade e onorevole
uscente, con alle spalle anche un mandato da senatrice. Essendo primo
cittadino di un Comune con più di 5 mila residenti, secondo il
regolamento delle primarie Pd la Rubinato avrebbe dovuto chiedere
l’apposita deroga per poter partecipare alla consultazione. Un
fatto che l’ha indispettita, tanto da convincerla a ritirarsi. Ma
al posto suo ha chiesto e ottenuto la deroga l’esecutivo
provinciale, e quindi la Rubinato sarà alle primarie. Ma il suo
disappunto è stato aggravato dall’indubitabile trattamento
destinato alla Puppato: in qualità di ex candidata alle primarie
nazionali per la scelta del premier del Pd, il capogruppo in Regione
ha potuto godere della corsia preferenziale chiamata appunto «listino
Bersani», e quindi sarà in lista alle politiche senza dover fare le
primarie, con annessa prospettiva di un sottosegretariato - se non di
un ministero - in caso di vittoria del centrosinistra. Giovanni
Tonella è secco quanto tagliente: «C’è un Pd dei militanti a cui
appartengo e un Pd dei notabili di partito con le loro corti. Ma io
almeno non sono cortigiano di nessuno». Altro aspetto polemico, il
fatto che i «renziani» abbiano boicottato le fasi preliminari delle
primarie non mettendo nessuno in pista. E non è mancato il giallo:
nell’ultima settimana circolava l’ipotesi di una corsa alle
primarie di Daniele Ferrazza, ex sindaco di Asolo. Ma poi ieri, dopo
una giornata convulsa, con una messaggio Twitter Ferrazza ha
morettianamente (nel senso di Nanni Moretti) sciolto le riserve: «Mi
si nota di più se mi candido o non mi candido?», per poi fare
marcia indietro: «Resto a fare il mio mestiere».
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