(Riportiamo anche sulle pagine del
blog un articolo pubblicato sul nostro foglio, distribuito all'inizio
di dicembre)
Come accade ormai da qualche anno,
anche nel 2012-13 a Oderzo non ci sarà una stagione teatrale vera e
propria: il programma degli spettacoli comprenderà proposte diverse
(speriamo interessanti), ma in sostanza mancherà ancora il teatro
"vero",
con compagnie professionali e testi (più o meno
classici, più o meno leggeri) che ci permettano almeno un paio di
volte l'anno di poter vivere l'emozione di una recitazione, di una
regia e di un testo teatrale davvero di qualità.
Il problema è che la gente a teatro
non ci va: quasi solo le compagnie locali riempiono la sala e hanno
il merito di tenere vivo l'interesse per l'arte drammatica, ma il
problema resta e chi vuole il teatro "vero" deve spostarsi
in città. Certo, per tutti i teatri c'è crisi, ma qualche realtà
anche provinciale (Prata di Pordenone, San Stino di Livenza) resiste
onorevolmente offrendo proposte di discreto livello.
Perché Oderzo ha sostanzialmente
rinunciato e si accontenta di proposte eterogenee e il cui valore
culturale
non è così chiaro?
Negli ultimi anni il Comune ha
sostenuto la stagione teatrale acquistando biglietti offerti poi
gratuitamente soprattutto a studenti che a volte nemmeno li
utilizzano, cosa che tra l'altro fa pensare che sarebbe meglio
distribuire i biglietti ad altre associazioni o gruppi impegnati nel
sociale. Il contributo è andato comprensibilmente decrescendo (5000
Euro nel 2009-10 e 10-11, 3000 nel 2011-12 e 12-13) per i problemi
finanziari generali, ma il sostegno non è stato efficace, visto che
oggi siamo sempre allo stesso punto.
Cosa si poteva (e si potrebbe) fare?
Prendere l'iniziativa e mobilitare scuole e associazioni ricreative e
culturali (anche dei paesi vicini), coinvolgendole fin dall'inizio
nell'operazione e chiedendone il sostegno, cercare dei finanziatori
(magari diversi, per piccole quote, tra le quali potrebbe rientrare
quella del Comune) che permettano di raggiungere un budget
ragionevole, quindi cercare due proposte teatrali di buon livello e
proporzionate alle risorse raccolte e "spingere"
intensamente l'iniziativa, in modo da portare a teatro tutto il
pubblico possibile, con l'obiettivo di recuperare l'investimento
iniziale. In questo modo ci sarebbe qualche possibilità di riuscita
e forse si riuscirebbe a risvegliare via via negli opitergini la
sensibilità e l'interesse per il teatro che oggi si sono
addormentati, forse anche per la qualità non eccelsa delle proposte
degli ultimi anni.
E' una proposta che facciamo
all'Amministrazione e per la quale offriamo il nostro sostegno.
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