lunedì 24 dicembre 2012

ODERZO SENZA TEATRO

(Riportiamo anche sulle pagine del blog un articolo pubblicato sul nostro foglio, distribuito all'inizio di dicembre)
Come accade ormai da qualche anno, anche nel 2012-13 a Oderzo non ci sarà una stagione teatrale vera e propria: il programma degli spettacoli comprenderà proposte diverse (speriamo interessanti), ma in sostanza mancherà ancora il teatro "vero",
con compagnie professionali e testi (più o meno classici, più o meno leggeri) che ci permettano almeno un paio di volte l'anno di poter vivere l'emozione di una recitazione, di una regia e di un testo teatrale davvero di qualità.
Il problema è che la gente a teatro non ci va: quasi solo le compagnie locali riempiono la sala e hanno il merito di tenere vivo l'interesse per l'arte drammatica, ma il problema resta e chi vuole il teatro "vero" deve spostarsi in città. Certo, per tutti i teatri c'è crisi, ma qualche realtà anche provinciale (Prata di Pordenone, San Stino di Livenza) resiste onorevolmente offrendo proposte di discreto livello.
Perché Oderzo ha sostanzialmente rinunciato e si accontenta di proposte eterogenee e il cui valore culturale
non è così chiaro?
Negli ultimi anni il Comune ha sostenuto la stagione teatrale acquistando biglietti offerti poi gratuitamente soprattutto a studenti che a volte nemmeno li utilizzano, cosa che tra l'altro fa pensare che sarebbe meglio distribuire i biglietti ad altre associazioni o gruppi impegnati nel sociale. Il contributo è andato comprensibilmente decrescendo (5000 Euro nel 2009-10 e 10-11, 3000 nel 2011-12 e 12-13) per i problemi finanziari generali, ma il sostegno non è stato efficace, visto che oggi siamo sempre allo stesso punto.
Cosa si poteva (e si potrebbe) fare? Prendere l'iniziativa e mobilitare scuole e associazioni ricreative e culturali (anche dei paesi vicini), coinvolgendole fin dall'inizio nell'operazione e chiedendone il sostegno, cercare dei finanziatori (magari diversi, per piccole quote, tra le quali potrebbe rientrare quella del Comune) che permettano di raggiungere un budget ragionevole, quindi cercare due proposte teatrali di buon livello e proporzionate alle risorse raccolte e "spingere" intensamente l'iniziativa, in modo da portare a teatro tutto il pubblico possibile, con l'obiettivo di recuperare l'investimento iniziale. In questo modo ci sarebbe qualche possibilità di riuscita e forse si riuscirebbe a risvegliare via via negli opitergini la sensibilità e l'interesse per il teatro che oggi si sono addormentati, forse anche per la qualità non eccelsa delle proposte degli ultimi anni.
E' una proposta che facciamo all'Amministrazione e per la quale offriamo il nostro sostegno.

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