Bisogna
subito dare informazioni corrette a tutti i cittadini, iscrivere il
comune di Oderzo alla rete SPRAR, predisporre un piano per svuotare
l'ex-caserma
Il
caso dell'ex caserma “Zanusso” di Oderzo mi pare precisamente un
esempio di quelle situazioni in cui, visto che non riusciamo a capire
i fatti e non ci sentiamo all'altezza di governarli, dimentichiamo
che quello che succede dipende anche da noi.
Sembra
in un certo senso che vogliamo che succeda qualcosa di negativo: una
specie di masochismo di massa che spinge ad aspettarsi e quasi ad
augurarsi che succeda qualcosa di grave, che si crei un clima di
catastrofe.
Questo
permette la strumentalizzazione, dà spazio alla demagogia, esalta
l’ignoranza e indebolisce la società, perchè qualche imbecille si
scatena e qualcun altro crea e manipola le notizie, anche ad uso
politico.
Credo
sia giunto il momento di dire “basta” e impegnarsi attivamente
nel fare:
1. Informazione
corretta a tutti i cittadini
Chi,
se non l’istituzione, può trasmettere ai cittadini le giuste
informazioni sullo stato della caserma, le condizioni
igienico-sanitarie, il monitoraggio dell’operato della cooperativa?
Il
Sindaco deve pretendere dal Prefetto una delega per poter espletare
le funzioni di controllo sul territorio comunale e quindi avere
accesso alle informazioni sul numero degli ospiti della caserma,
controllare la gestione dell'accoglienza all’interno, garantire la
sicurezza quando i richiedenti asilo sono in circolazione per la
città.